Cerveteri, Pd: “Dalle Destre attacchi infondati e strumentali”

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Le mistificazioni di Ramazzotti contro una parte dell’opposizione sono infondate e sono ad uso e consumo degli interessi politici della destra.  Nel merito, basterebbe evidenziare le sue diverse contraddizioni e mezze verità. Primo: accusa il sottoscritto (Pd), Garbarino (M5s) e la Tassitano (civiche di centro) di aver garantito il numero legale. Ma insieme a noi c’era anche la sua Belardinelli (Destra): perché non la cita? Secondo: non c’era alcuna strategia organizzata per far mancare il numero legale, e a confermarlo è la stessa Belardinelli. Se nessuno lo propone, siamo al processo alle intenzioni. Terzo: Ramazzotti ha sempre rivendicato il grande senso di responsabilità nel restare in aula anche quando si sarebbe potuto far mancare il numero legale. Ha cambiato idea? Quarto: addossare la responsabilità degli atti della maggioranza a chi non svolge un’opposizione ostruzionistica (o subalterna ai voleri della destra) è una colossale stupidaggine. L’ostruzionismo è una pratica legittima, ma non impedisce di approvare gli atti. Al massimo allunga un po’ i tempi. Ma allora, perché tutta questa sceneggiata? Ai più attenti non sarà sfuggito che le destre stanno preparando una conferenza stampa per la prossima settimana. A quanto pare si presenteranno unite, e questa sarebbe già di per sé una notizia. Perché se la destra, pur maggioritaria a Cerveteri, da tanti anni non vince più, è soprattutto per “merito” delle loro continue divisioni interne. Ora, se gli stessi leader, attori delle divisioni di ieri, riusciranno oggi a diventare protagonisti di una ritrovata unità, non lo sappiamo, né francamente ci riguarda. Possiamo solo rivolgere i nostri auguri di circostanza. Però, “loro”, non pensino di costruire questo nuovo percorso denigrando gli altri, nel tentativo di accreditarsi come l’unica “vera” opposizione. Perché alla fine sembra proprio questo il vero obiettivo di certi incomprensibili attacchi: solo “loro”, le destre, farebbero vera opposizione, mentre tutti gli altri fanno solo inciuci. Eh no, non funziona così. Come Pd  abbiamo assunto la responsabilità di una opposizione costruttiva, che significa sfidare l’amministrazione sui temi concreti, valutare atto per atto nel rispetto degli interessi della città, e significa anche avanzare proposte serie e non dire sempre e solo “no” a tutto…

Fin qui una parte del lungo comunicato di Juri Marini che replica agli attacchi. Ed ora una premessa ad alcune considerazioni. Nella decadenza politica, istituzionale, e senza dubbio ideale, che attraversa l’inizio confuso di questo secolo, da cui la minuscola Cerveteri non può essere certo immune, la tendenza all’attacco indiscriminato in luogo del chiarimento plausibile e credibile, delle proprie posizioni, nonché la vocazione a sentirsi martiri del preconcetto altrui, stanno pervadendo ogni angolo della vita pubblica. Le parole perdono il loro significato e vengono addomesticate. Niente opposizione preconcetta…proclamavano i consiglieri di opposizione della passata legislatura cerveterana, sottintendendo con il termine ‘preconcetta’ tutte le possibile accezioni negative, a fronte di posizioni ‘responsabili’ ed ‘illuminate’, che i poveri umani non potevano comprendere. Ecco, i ‘responsabili illuminati’ ora si trovano quasi tutti allineati e coperti in maggioranza con il sindaco, ed in posizioni ben più rilevanti di tanti fedelissimi della prima ora. Il pre-concetto, soprattutto in politica ha un suo valore positivo. È una posizione politica ed un’idea di governo, già compiutamente formate, sulle quali si chiede agli elettori una firma su di una cambiale in bianco di cinque anni. Il tracciato del cammino politico dei vincenti destinati al governo, così come quello dei perdenti destinati all’opposizione, deve avere una sua struttura pre-concetta, pre-istituita, se non altro nelle linee guida, perché è lì che gli elettori hanno espresso il loro consenso, sulla dorsale di quelle differenze, che possono annullarsi solo dinanzi a concetti universali, non certo dinanzi a delibere e determine. La nuova consiliatura pare aver consegnato al Granarone un’opposizione dotata di ben altra spina dorsale, rispetto alla precedente, oltretutto con una maggioranza al suo interno costituita dal redivivo centrodestra. Ed infatti, ecco le accuse, che giungono da più parti, di personalismi, di miopia politica, di mancanza di discernimento, insomma il quadro di una sorta di ‘Flintstones’ cerveterani, inadeguati a comprendere le ‘delicate’ e ‘preziose’ trame della partita politica ed amministrativa.  Per quanto riguarda la posizione del consigliere Marini, al quale riconosciamo intelligenza ed anche una certa scaltrezza politica, esprimiamo qualche considerazione, e gli rivolgiamo qualche domanda. Premesso che è doveroso che un esponente di centrosinistra rimarchi la propria differenza di indirizzo politico ed amministrativo dal centrodestra, e viceversa, chiediamo a Juri Marini cosa significhi esattamente valutare atto per atto il proprio consenso o dissenso. Poiché riteniamo che, in termini di governo, non esistano atti che ‘random’ seguano obiettivi diversi tra loro, ma che la famosa linea pre-istituita informi di sé ogni singolo atto di una amministrazione, fatta eccezione la riparazione delle buche o similari, chiediamo al consigliere Marini quali siano le sue linee politiche ed amministrative generali, da intrecciare con quelle definite e chiare della maggioranza e del sindaco, e quali invece quelle da distanziare e contrapporre. Ed ancora: c’è un limite a questo ‘possibilismo amministrativo? C’è un vallo oltre il quale il consigliere Marini, a priori, può garantire, non certo a noi, ma ai suoi elettori del PD, di non avventurarsi? È bene che si affretti a spiegare questi concetti, in modo chiaro, semplice, esaustivo ed inequivocabile, avendo indulgenza per ogni ‘Flintstone’ da cui forse si sente circondato. Un politico, e questo vale per tutti, non può avere mai le mani libere. Esse sono intrecciate indissolubilmente con quelle degli elettori che lo hanno onorato del loro preziosissimo consenso, sulla base di idee certe, che si aspettano siano mantenute. Da troppo tempo sembra scomparso da Cerveteri il rispetto delle diversità dei ruoli di maggioranza ed opposizione, a volte anche da parte di chi quei ruoli ricopre. La nuova consiliatura sembra aver prodotto una chiara inversione di tendenza, su cui però è opportuno non far precipitare ingombranti equivoci.

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