Roma, sciopero dei trasporti il 10 novembre. A rischio metro e bus

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Nuovo sciopero dei trasporti e sciopero generale venerdì 10 novembre.

Ecco che si annuncia una giornata davvero complicata per chi deve muoversi con i mezzi pubblici, urbani o extraurbani.

Trasporto pubblico a rischio per gli scioperi di 24 ore indetti dai sindacati Usb, Orsa Tpl, Faisa Cisal e Faisa Confail. L’agitazione interesserà bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo.

Il servizio sarà comunque assicurato durante le due fasce di garanzia: fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20.

Sempre venerdì 10 novembre, con le stesse modalità, sciopero di 24 ore, indetto dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Usb e Faisa Cisal, anche per i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl.

Nuova giornata di disagi venerdì 10 novembre a causa dello sciopero nazionale di 24 ore nel settore dei trasporti indetto dalle sigle sindacali Usb, Cib Unicobas e Cobas.

“Si tratta del 13mo sciopero dei trasporti pubblici che, da inizio anno, coinvolge la città di Roma – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una situazione insostenibile nella capitale, dove solo pochi giorni fa (il 27 ottobre) si sono registrati disagi a causa di una protesta sindacale dei lavoratori della rete Atac e Roma tpl. Il nuovo sciopero di venerdì va ad aggiungersi ai forti rallentamenti sulle linee metropolitane denunciati nelle ultime settimane dagli utenti, con frequenze delle corse ridotte e convogli affollati all’inverosimile specie nelle ore di punta. I cittadini sono esasperati ed i continui scioperi indetti nel settore alimentano un clima di tensione insopportabile , peggiorano un servizio già critico ed insoddisfacente e aprono il delicato fronte contrattuale da parte di titolari di abbonamenti mensili o annuali, i quali pagano per un servizio di trasporto continuativo e che possono rivalersi sull’azienda”.

“I sindacati devono trovare altre forme di protesta, portando avanti le rivendicazioni dei lavoratori senza danneggiare i cittadini – prosegue Rienzi – E’ possibile ad esempio ricorrere allo sciopero delle biglietterie, dei tornelli e dei controllori, permettendo agli utenti di utilizzare metro, bus e tram gratuitamente senza tuttavia interrompere il servizio. Una forma di protesta civile che troverebbe il pieno appoggio dei romani e in grado di ottenere risultati assai maggiori rispetto agli scioperi tradizionali” – conclude il presidente Codacons.

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