“Arditi contro. I primi anni di piombo a Roma 1919-1923”. È questo il titolo della nuova fatica letteraria del senatore Andrea Augello che verrà presentato questo pomeriggio, a partire dalle 18.00, presso il Cavallino Bianco in piazza Risorgimento. Un lavoro costato quattro anni di ricerche storiografiche presso l’archivio centrale, l’archivio di Stato di Roma e privati che hanno messo a disposizione documenti inediti appartenenti alle proprie famiglie. Il libro è una full-immersion nella storia romana degli anni venti e in quella meno nota degli Arditi. Gli Arditi sono giovanissimi ex combattetti della Grande Guerra che, nel 1919 a Roma, danno vita a un sodalizio politico e rivoluzionario da cui nasceranno due esperienze diverse e antagoniste tra loro, il Fascio di combattimento romano e gli Arditi del Popolo. Ragazzi con le stellette che giurarono di cambiare l’Italia, si trovarono ben presto l’uno contro l’altro e divisi tra rossi e neri, tra fascisti e antifascisti. “Questo libro -spiega Andrea Augello- vuole tentare di colmare alcune lacune aggiungendo nuovi particolari ad una storia che molti italiani non conoscono appieno. Da qui è nata l’esigenza di voler dire qualcosa di più, documenti e materiale inedito alla mano. Con questo volume non si vuole rinnegare nulla -conclude l’autore- ma si vuole raccontare, attraverso la narrazione documentata di nuovi particolari, cosa è realmente accaduto in quegli anni”. Nel libro Augello analizza gli esordi del fascismo a Roma e i primi anni di piombo della Capitale che segnano la data di nascita dei partiti armati, degli attentati alle sedi nemiche, degli agguati e della guerriglia metropolitana, del terrorismo e della violenza nelle università e nelle scuole. Da segnalare un capitolo dedicato alla città di Civitavecchia di quegli anni, descritta come un luogo importante per questa storia, al centro di grandi tragedie e fatti di violenza come quelli del 19 maggio 1921 che causarono morti ammazzati e la definitiva spaccatura tra gli arditi.
Alberto Sava