Ostia al voto per scegliere il nuovo presidente

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Tornano oggi al voto i cittadini di Ostia, il X Municipio della Capitale, per scegliere il nuovo presidente. Dopo un primo turno connotato da un astensionismo oltre il 60% e da un invito a recarsi alle urne espresso anche dal ministro dell’Interno Marco Minniti, che nella seduta del Comitato metropolitano per l’Ordine e della sicurezza convocato proprio a Ostia tre giorni fa ha auspicato “una larga partecipazione al voto, che sia una risposta molto chiara di isolamento dei criminali e dei violenti”, oggi si vota nelle 183 sezioni allestite. la Questura ha previsto che “ogni plesso elettorale sarà vigilato 24 ore su 24 a partire dal giorno precedente le votazioni da polizia, carabinieri e Guardia di Finanza. La vigilanza terminerà solo a definitiva chiusura dei seggi” e agenti in borghese affiancheranno i presidi rafforzati nelle zone più problematiche. Le urne, che hanno aperto alle sette, chiuderanno alle 23. Al voto 185.661 cittadini, di cui 96.179 donne e 88.862 uomini. I candidati sono Giuliana Di Pillo, del Movimento5 Stelle, e Monica Picca, in corsa per il centrodestra.

“Sarebbe un passo avanti davvero importante, e piu’ importante ancora dell’appello sarebbe il comportamento conseguente delle forze politiche, che dovrebbero impegnarsi non solo a non candidare mafiosi, ma a candidare persone che con quel mondo non hanno nessun tipo di relazione”. La presidente della commissione antimafia Rosy Bindi, intervistata da Repubblica, commenta cosi’ la proposta del ministro dell’interno Marco Minniti che ha invitato i partiti a siglare un patto per rifiutare il voto delle mafie. “Il denaro e i voti della mafia puzzano. E’ per questo che ormai da anni lavoriamo sul tema delle candidature nelle liste. Il nostro obiettivo era ed e’ mirato a responsabilizzare tutte le forze politiche e gli elettori, affinche’ non cadano nella trappola. La mafia ‘silente’ non cerca lo scontro, come ha fatto Riina, che e’ stato un perdente. La mafia silente trasforma le sue vittime in complici che poi, alla fine, diventano nuovamente vittime”, aggiunge Bindi. E a proposito di Ostia, dove oggi si vota il ballottaggio per la presidenza del X municipio, spiega: “Ostia non e’ stata ancora liberata. E’ in una situazione compromessa e a lungo sottovalutata. C’e’ voluta la caparbieta’ della Procura di Roma per affermare che a Ostia c’era la mafia. Non escludo che possano essere avviate inchieste per voto di scambio almeno per quanto riguarda il primo turno. Quel naso rotto era la risposta mafiosa ad una domanda sui comportamenti mafiosi”.

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