Liceo Virgilio, la preside: «Io isolata, mi batto per legalità»

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Roma Termini, spacciavano agli studenti dopo la scuola

Sabato, genitori e alunni hanno circondato in un flashmob la sede di via Giulia. Si sente isolata? “Si’, completamente. Ma sono isolati anche tantissimi alunni e genitori del Virgilio, la parte sana, normale” e “per loro continuo a combattere, sola”. Lo dice – intervistata dal Messaggero – Carla Alfano, preside del liceo Virgilio che ha acceso i riflettori sulla sua scuola e ha parlato di ‘clima omertoso favorito da logiche mafiose intimidatorie’. Ieri la ministra Fedeli ha detto che puo’ succedere di sbagliare nel linguaggio. ‘Si aspettava queste parole?’, le viene chiesto. “No. In due ore di colloquio avute al ministero, Valeria Fedeli mi aveva accolta, si era informata, aveva capito e apprezzato il mio coraggio”, risponde la preside. Gli studenti sostengono che a scuola non si spacci. “E’ vergognoso”: “le indagini e gli arresti degli anni passati, perche’ sono avvenuti? Non lo dico io, ma lo dicono gli inquirenti. Ci sono processi in corso, con filmati e foto inoppugnabili – afferma -. Questa scuola e’ attenzionata da carabinieri, Digos e magistratura: io continuo a difendere la legalita’, per il bene del Virgilio“. Si aspettava la contestazione? “Dirigere il Virgilio e’ molto problematico. Io difendo sempre la liberta’ di esprimersi, ma questi ragazzi sono ben pilotati e sanno mistificare bene”, “hanno cercato di farmi capire chi comandava davvero e io una risposta ce l’ho: lo Stato che rappresento”

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