«Quando mi padre te chiama devi risponde!», usurai in manette a Roma

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Era finito nella rete di un usuraio per amore, l’uomo di 47 anni che, non riuscendo più ad onorare il debito, ha deciso di denunciare il suo aguzzino alla Polizia di Stato.

Tutto è iniziato nel 2016, quando la vittima, per aiutare la sua fidanzata che aveva problemi economici, si è rivolta ad un amico per chiedergli dei soldi in prestito. Estinto poi questo primo debito con il pagamento del doppio della somma ricevuta l’uomo si era nuovamente rivolto all’uomo per avere altro denaro.

Stavolta, però, la cifra da restituire era troppo alta ed il 47enne, dopo aver ricevuto varie minacce telefoniche dal figlio 24enne dell’amico, impaurito si è rivolto, a novembre di quest’anno, agli agenti del commissariato Tuscolano per chiedere aiuto.

Gli investigatori, coordinati dalla Procura, hanno così organizzato una trappola per cogliere i malviventi con le mani nel sacco: l’uomo ha dato appuntamento ai due dicendogli che li avrebbe pagati.

I poliziotti in borghese si sono appostati nel luogo dell’incontro e, subito dopo lo scambio del denaro, sono intervenuti: il padre aveva addosso i soldi, precedentemente contrassegnati, appena ricevuti; a casa del figlio, invece, sono stati ritrovati gli assegni avuti come garanzia dalla vittima.

Entrambi sono stati arrestati per il reato di usura in concorso e sono stati portati a Regina Coeli.

 

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