La replica del Cdr di askanews alle affermazioni dell’A.D.

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Roma, 20 dic. (askanews) - L'assemblea dei redattori di Askanews esprime una forte condanna sull'ingiustificato mancato pagamento, ad oggi, della tredicesima, che da consuetudine aziendale avrebbe dovuto essere stata già versata. L'assemblea ritiene ancora più grave, inaccettabile e offensiva l'assenza delle dovute comunicazioni alla rappresentanza sindacale dei giornalisti che, nonostante ripetute richieste non è stata ricevuta dall'Ad, Daniele Pelli, scelto dall'azionista di riferimento Luigi Abete. Un comportamento tanto più scorretto, che non può che pregiudicare le relazioni sindacali, dato che il Cdr ha avuto un incontro la scorsa settimana con i rappresentanti dell'azienda durante il quale non è stato fatto alcun cenno a possibili criticità sul fronte del pagamenti. L'assemblea ricorda che una questione come il pagamento di una parte della retribuzione è tanto più importante per una redazione, come quella di Askanews, che sta sopportando con responsabilità un oneroso accordo di Cigs firmato solamente lo scorso 25 settembre, che è solo l'ultimo di una lunga serie di sacrifici. L'assemblea dà mandato al Cdr di intraprendere tutte le iniziative che si renderanno necessarie e affida al Cdr stesso un pacchetto di 5 giorni di sciopero.

Il Comitato di redazione di askanews contesta punto per punto le affermazioni dell’amministratore delegato Daniele Pelli, che fornisce una ricostruzione strumentale, pretestuosa e non rispondente al vero delle gravi vicende aziendali e delle relazioni sindacali interne. Arrecando così lui stesso un danno di immagine all’agenzia.

Le “improprie strumentalizzazioni” di cui parla sono semmai da riferire alle risposte evasive e contraddittorie sul pagamento degli stipendi che lo stesso Pelli ha sistematicamente fornito a nome dell’azienda. Ricordiamo all’Ad che, dopo aver provocato un incidente sulle 13esime, ha assunto posizioni ondivaghe sulle buste paga di gennaio, comunicando alla fine che non avrebbe garantito gli stipendi.

Ora prosegue con annunci di futuri pagamenti con “modalità in corso di definizione”: a questo proposito suggeriamo all’Ad di attenersi senza esitazioni alla modalità del bonifico bancario, rispettando gli importi e le scadenze dettate dalle normative e dalla prassi vigente, che in genere funzionano egregiamente.

Piuttosto che sventolare annunci in una lettera ai dipendenti.

In merito all’incontro “mai realizzato”, l’Ad consulti la sua agenda oppure la sua segreteria: scoprirà che l’incontro fra le parti richiesto attraverso la Fieg si è già svolto, alla presenza dei rappresentanti della Fnsi, della Fieg e dell’Associazione stampa romana, il 21 dicembre scorso (in sede Fnsi per ragioni logistiche, sempre su richiesta della Federazione degli editori) e che lo stesso Pelli vi ha preso parte.

Il Cdr, che si è sempre dimostrato responsabile e disponibile al dialogo, auspica il ripristino del rispetto del contratto, delle corrette prassi aziendali e delle relazioni sindacali.

Correttezza che riguarda anche la comunicazione dei dati di bilancio di cui il Cdr chiede, dopo le innumerevoli richieste avanzate, di esser finalmente messo a conoscenza, a cominciare dal bilancio previsionale 2017 come previsto dall’accordo di Cassa integrazione vigente firmato il 25 settembre 2017.

Il Cdr.

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