Annullato primo sondaggio dal sito del Comune di Roma: mancano linee guida

0
353

È durato una settimana il primo sondaggio online su una proposta di delibera. Il 5 febbraio sul sito del comune di Roma è comparso un “sondaggio sul nuovo Regolamento per gli Impianti Sportivi Comunali” aperto “a tutti gli utenti registrati al sito istituzionale”. Ad oggi il sondaggio è stato “rimosso dalle pagine del portale istituzionale ben prima della scadenza prevista il 20 febbraio – ha spiegato la consigliera della lista Roma torna Roma, Svetlana Celli – ma è assurdo comunque che se il 20 febbraio la proposta doveva arrivare in commissione sport, il sondaggio non venisse concluso prima”. Dal dipartimento sport, i tecnici spiegano che “il sondaggio è stato rimosso ieri pomeriggio” dando seguito “alla nostra richiesta – sottolinea Celli – di ragionare su un regolamento per la pubblicazione di un sondaggio, tra l’altro in questo caso su di un regolamento degli impianti sportivi, che è ancora solo una bozza e iniziativa di un singolo consigliere di maggioranza, e non della giunta o di un assessore”. Il tema è stato affrontato stamattina nell’ambito di una seduta della commissione capitolina Trasparenza richiesta dalla consigliera Celli e nell’ambito della quale il presidente dem della commissione, Marco Palumbo, ha spiegato: “Siamo spaventati dal fatto che un sondaggio possa influenzare le scelte di un’amministrazione pubblica. Mi sembra che siamo davanti a un tema molto delicato, che può diventare un boomerang per l’amministrazione”. “Vorrei che fosse chiaro che siamo tutti d’accordo sul valore positivo di un sondaggio, tuttavia è evidente che se noi dell’opposizione vogliamo fare una richiesta di sondaggio, ad esempio sul cinema America a piazza San Cosimato, a chi dobbiamo chiederlo? Forse all’assessore Bergamo? I nostri ex sono i peggiori di questa giunta, in termini di rapporto con i consiglieri e quindi in assenza di un regolamento che disciplini la possibilità di pubblicare sondaggi sul sito istituzionale, questo è uno strumento a uso e consumo della sola maggioranza”, ha sottolineato Palumbo. Il sondaggio pubblicato sul sito di Roma Capitale (al link http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1941534) poneva una decina di quesiti “su alcuni dei punti della delibera del consigliere Diario, non su tutti, delibera che tra l’altro è ancora in fase di elaborazione poiché lo stesso firmatario Diario ha annunciato emendamenti – ha aggiunto Celli – e tra l’altro, non era pubblicato in sede di sondaggio il documento completo”. “Il buon senso avrebbe consigliato di coinvolgere almeno la commissione competente, se non il consiglio – ha sottolineato il consigliere Fdi Francesco Figliomeni – e comunque mi preoccupa una fascia di non informati che non parteciperebbero online e che comunque dobbiamo rappresentare. Inoltre non è possibile che quello che emerge da un sondaggio, che magari coinvolge solo lo 0,1% della popolazione romana, possa influenzare una decisione dell’amministrazione”. Quello del sondaggio “è uno strumento che può segnare una svolta soprattutto sui regolamenti per capire che cosa vuole la maggioranza della cittadinanza – ha replicato Eleonora Guadagno, presidente M5s della commissione capitolina Cultura – È uno strumento che può aiutarci su argomenti critici. Certo va fatta informazione per coinvolgere la popolazione a partecipare. La questione, in attesa che venga normato questo strumento, ci consente riflessioni. Sarebbe di buon senso passare il sondaggio nella commissione competente ma ci sono portatori di interesse, a volte, che sono molto forti e presenti nelle commissioni e che non per forza interpretano il bisogno della cittadinanza. Quindi il sondaggio è utile a interpellare anche il resto della cittadinanza

È SUCCESSO OGGI...