Lunghe code per votare a Roma, proteste in un seggio

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Caos questa mattina in un seggio elettorale in via del Pigneto a Roma. Un elettore, dopo aver votato e ripiegato la sua scheda per consegnarla al presidente di seggio, si è accorto che era senza firma e timbro: subito sono state bloccate le operazioni di voto, ma in attesa di una risposta dal comitato elettorale centrale si è formata la fila, tra le proteste dei cittadini in attesa di poter votare. “Quando ho chiuso e ripiegato la scheda per le regionali su cui avevo votato mi sono accorto che mancavano timbro e firma, evidentemente avevano aperto un pacco di schede vergini – dice all’Adnkronos l’elettore – Sono state bloccate le operazioni di voto e, tra il caos per le proteste degli elettori che aspettavano fuori per votare, dopo circa 50 minuti è arrivata la risposta dal comitato centrale elettorale con l’invito a verbalizzare il tutto e andare avanti: in effetti in quel seggio, essendo io il 26esimo elettore dalla mattina, ci saranno 25 schede nell’urna senza timbro e firma”.

File, in alcuni casi anche lunghe, si stanno creando nei seggi per le votazioni in corso. In particolare a Roma, sono segnalate code in molte sezioni, dovute alle novita’ del voto, specialmente il tagliando antifrode che obbliga gli scrutatori prima a registrare ogni singola scheda per la Camera e per il Senato nel registro dei votanti e poi a strappare il tagliando dalle scheda prima di inserirla nell’urna. Le indicazioni sulle code vengono da vari quartieri, dalle zone centrali alla periferia.

Lunghe code sono segnalate a San Paolo, dove in Via Antonino Pio, sezione 1284, in fila c’erano oltre cinquanta persone. Code anche all’Aurelio, presso la scuola Alfieri, e in via Zabaglia a Testaccio. Sempre nella zona Aurelia, lunghe code sono in corso nella scuola elementare San Francesco. Altre file sono in corso nel seggio di via Valnerina, al quartiere Trieste e al Flaminio.

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