Atac interessa alle FS, lo dichiara l’amministratore delegato Mazzoncini

0
269

La non notizia del giorno, anzi di ieri, è che l’ad di Fs  Renato Mazzoncini ha manifestato chiaramente il suo interesse per Atac aggiungendo «nella situazione attuale riteniamo che il servizio dovrebbe essere messo a gara e immagino che Simioni (ad di Atac, ndr) non possa che traguardare a questa ipotesi. Qualora vada in gara siamo assolutamente disponibili». 

Dicevamo di una non notizia perché dell’ingresso delle Ferrovie nella disastrata società di trasporto pubblico romano se ne parlava già ai tempi di Ignazio Marino rimanendo in attesa di quel fatidico 2019 nel quale molte aziende che erogano servizi pubblici, dovranno essere messe a gara secondo la normativa europea. 

In verità non sappiamo cosa ne pensi Simioni tirato in ballo da Mazzoncini, ma sappiamo che Virginia Raggi spalleggiata da numerose sigle sindacali piccole e grandi e da tutti i 5stelle, sta facendo di tutto per evitare questa (per lei) sciagurata evenienza.

Tant’è vero che nel 2019 Atac non andrà a gara perché il Campidoglio ha deciso di prorogarle dal 4 dicembre 2019 fino al 3 dicembre 2021 l’affidamento in house  del servizio di trasporto pubblico locale, nonostante il parere negativo dell’Antitrust. 

Nel frattempo la società dovrebbe andare in concordato preventivo sulla base di un piano che secondo i giudici presenta ambiguità e viene rispedito al mittente per un esame più approfondito o meglio, per una diversa formulazione su alcuni punti, quali tempi e modi del rientro dai debiti e valore degli immobili di proprietà Atac. 

L’ideona della Raggi è che questo concordato dovrebbe risanare l’azienda, mentre è solo un escamotage per evitarle il fallimento già tecnicamente alle porte. Tuttavia è convinzione diffusa soprattutto fra gli ‘scioperosi’ dipendenti, che Atac con il suo miliardo e duecento milioni di debiti non possa fallire. Il che potrebbe avere una sua giustificazione politica, ma certamente non economica e nemmeno giuridica, codice fallimentare alla mano. 

E allora come si giustificano le dichiarazioni di Mazzoncini?

Semplice, Atac ormai allo spasimo potrebbe venir messa a gara comunque anche prima del 2021 se non subito dopo. Il che consentirebbe alla Raggi di chiudere la sua sindacatura senza l’orribile colpa di aver ceduto l’azienda ad altri o di esserne stata costretta obtorto collo.

In fondo il vantaggio è che la rileverebbe un altro colosso a trazione pubblica se sullo sfondo non gravassero due incognite.

La prima è riguarda il valore economico/finanziario di Atac una volta chiuso il concordato, senza che venga ceduta a qualcuno per un tozzo di pane.

E non scriviamo casualmente “qualcuno” perché (questa è la seconda incognita) la gara a livello europeo è aperta e non è detto che non ci vogliamo partecipare altri come i francesi della RAPT che da mò tentano di affacciarsi sul mercato italiano.

Una cosa è certa: se 40 anni di amministrazioni bianche, rosse, nere e gialle hanno portato a questo disastro non si comprende cosa ci sia di salvifico in un concordato che passerà per il rotto della cuffia e danneggerà i creditori. Ergo, ci sarebbe da farle un monumento se Ferrovie davvero si accattassero Atac.

Giuliano Longo

È SUCCESSO OGGI...