Più di qualche episodio sospetto dall’inizio di aprile 2018, a Valmontone, dà modo di pensare che sia attivo un gruppo (o forse più) con finalità furtive, ai danni dei malcapitati, nelle abitazioni della città casilina.
I social network (Facebook) e la messaggistica istantanea di whatsApp sono utilizzati dagli onesti cittadini per confrontarsi sui singoli episodi, ma anche e soprattutto per provare a far “quadrato” contro i malviventi.
La “questione furti“ a Valmontone si ripresenta di tanto in tanto, per una ragione oggettiva: il territorio dispersivo e morfologicamente non omogeneo facilita l’azione di quanti, sprezzanti del pericolo, incuranti di ogni rispetto verso il prossimo, agiscono contro la proprietà privata e la quiete pubblica.
Le forze dell’ordine sono costantemente impegnate in operazioni di controllo, da un confine all’altro della città, tenendo ben presenti le ampiezze della campagna valmontonese che si estende per chilometri e chilometri.
Ci auguriamo che immediatamente quanto in narrazione abbia termine, e che, finalmente, torni la tranquillità anche nelle zone più isolate di Valmontone.
Filippo Caporossi
