“Spiace che dalla Cna Commercio arrivi una lettura confusa, distorta e parziale del Regolamento sul commercio nel Centro Storico approvato ieri. Come è noto, il Regolamento non disciplina le attività di somministrazione, che sono sottoposte ad una normativa specifica. Attualmente nel Centro Storico non è possibile l’apertura di nessuna nuova attività di somministrazione, per cui le critiche avanzate sul punto sono del tutto infondate. Al contrario, con il Regolamento sul commercio abbiamo posto un preciso limite alla trasformazione delle attività alimentari in somministrazioni “di fatto”, indicando la superficie massima per il consumo sul posto, il divieto di somministrazione assistita e prescrivendo arredi minimali. Il consumo sul posto è del tutto vietato nel Sito Unesco. Quanto alle norme sulla qualità dei prodotti alimentari, il provvedimento recepisce la normativa nazionale in materia sulla tracciabilità e impone l’obbligo a carico del titolare di esporre l’elenco delle materie prime utilizzate. Obbligo che vale anche per i laboratori di trasformazione. Dobbiamo ristabilire un equilibrio al settore commerciale in un’area sottoposta negli ultimi anni ad una pressione eccessiva di esercizi alimentari. Equilibrio destinato ad andare a tutto vantaggio delle attività “tutelate”. Per finire, spiace notare che le osservazioni avanzate restringano il campo visivo degli obiettivi del provvedimento, non tenendo conto delle prescrizioni sul decoro – stop a insegne di cattivo gusto, stop a vetrine-magazzino, stop ai superalcolici in vetrina – che puntano a proteggere il nostro Centro Storico dall’invasione di negozi-suk”.
Lo dichiara in una nota Adriano Meloni, assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.