Roma, Codacons fa ricorso a Unesco: «Bloccare scempio del tennis a piazza del Popolo»

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Il Codacons ha presentato formale istanza all’Unesco affinché sia bloccata con la massima urgenza l’installazione del campo da tennis in Piazza del Popolo in occasione delle pre-qualificazioni degli Internazionali di Roma. Ne dà notizia l’associazione dei consumatori, che sul caso ha inviato anche una diffida al Comune di Roma (chiedendo misure per garantire la viabilità durante il torneo) e ha deciso di querelare per diffamazione la Federtennis.
Si legge nel ricorso d’urgenza presentato all’Unesco:
“la scelta di adibire Piazza del Popolo a sede per lo svolgimento delle pre-qualificazione degli Internazionali BNL d’Italia di tennis allestendovi dei campi da tennis provvisori non appare conforme alle prescrizioni richiamate, in quanto non rappresenta un uso compatibile con il carattere storico del bene e con gli obblighi di conservazione posti in capo agli organi in indirizzo e che includono la necessaria prevenzione, intesa quale complesso delle attività idonee a limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto. In particolare, occorre rilevare che l’utilizzo di Piazza del Popolo come cornice di una manifestazione a valenza commerciale, come quella di cui si tratta, oltre a costituire elemento idoneo a mettere in pericolo la tutela del decoro e della integrità della piazza, comporterebbe la sottrazione del sito Unesco – trasformato e snaturato inevitabilmente dalla presenza del campo da tennis, che nulla lascerebbe intatto del valore storico artistico del luogo – alla fruizione di milioni di turisti e dei cittadini di Roma per tutta la durata degli incontri, con conseguente lesione del diritto degli  stessi alla tutela del patrimonio storico e artistico, di cui all’art. 9 della Costituzione. L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell’UNESCO, il quale, dunque, ha competenza in tema di valutazione dell’efficacia delle misure adottate ai fini della protezione e della valorizzazione dei siti dichiarati patrimonio dell’umanità.
Tutto quanto premesso e considerato, l’associazione scrivente DIFFIDA Ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 della legge 241/1990 – L’Unesco e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo affinché ciascuno, per quanto di sua competenza, intervenga con ogni atto idoneo ad assicurare la  protezione e  la tutela di Piazza del Popolo, impedendo lo svolgimento della manifestazione di cui in narrativa, e, in applicazione del disposto di cui all’art. 32 del D. Lgs. 42/2004, imponendo gli interventi necessari per assicurare la conservazione dei beni culturali”.

Non solo. Con una diffida partita oggi il Codacons ha chiesto al Comune di Roma e al sindaco Virginia Raggi di adottare misure in grado di garantire la viabilità nel quadrante nord di Roma, ogni anno compromesso in occasione degli Internazionali di tennis con disagi immensi per gli automobilisti, e di istituire controlli sui prezzi di beni e servizi (in particolare alimenti e bevande) presso il Villaggio del Foro Italico, per evitare speculazioni a danno degli utenti e degli appassionati di tennis.
Intanto la Federazione Italiana Tennis che aveva diffamato il Codacons accusandolo di aver protestato per il tennis a Piazza del Popolo come “ripicca” per un accredito negato (sic!) è scivolata sugli orari delle mail inviate all’associazione: si è scoperto infatti che il rifiuto di accredito da parte della Fit è stato recapitato ai dirigenti Codacons un’ora dopo l’invio del comunicato dell’associazione che protestava per lo scempio del sito UNESCO, e così la Federazione e la collegata rete tv Supertennis dovranno ora rispondere del reato di diffamazione a seguito di querela Codacons.

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