Ridurre il fenomeno del ‘marine litter’ nel litorale laziale, a partire dalla gestione degli imballaggi in plastica nella regione e cominciando dal mettere ‘in rete’ chi il mare lo frequenta quotidianamente, i pescatori. È stato siglato questa mattina nella sede regionale di via Cristoforo Colombo il protocollo di intesa tra Regione Lazio, Arpa Lazio e Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, con l’obiettivo di incentivare su tutto il territorio regionale le buone pratiche legate alla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, con interventi a supporto dei servizi gestiti dai Comuni e attività di sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai cittadini. A firmare il protocollo Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, Antonello Ciotti, presidente del Corepla e Marco Lupo, direttore generale dell’Arpa. Presente anche Massimiliano Valeriani, assessore regionale al Ciclo dei rifiuti. Oggi, ha detto quest’ultimo, “sigliamo un protocollo d’intesa molto importante per aprire una stagione in cui la Regione dichiara guerra all’inquinamento dei mari dovuto alla plastica. Si tratta di individuare un lasso temporale di un anno in cui provare a recuperare il piu’ possibile la plastica dai nostri mari con l’aiuto di chi il mare lo frequenta tutti i giorni. In pratica si tratta di mettere in condizione i nostri pescatori di potersi liberare semplicemente della plastica dando loro la possibilità di sversarla in contenitori a bordo delle imbarcazioni e di poterla poi riversare in porto con l’installazione di scarrabili che poi vengono portati via dai Comuni. La firma di oggi è un passaggio importante nella guerra contro i fattori inquinanti”.
Per il presidente Zingaretti, che ha ricevuto in regalo dal Corepla una felpa in pile fatta con circa 30 bottiglie di plastica riciclate, “deve essere chiaro che stiamo parlando di un’emergenza mondiale, un fenomeno che è figlio del fallimento di un modello di sviluppo in condizioni tali che rischia di condizionare anche la catena alimentare dell’uomo. L’80% dei rifiuti nel mare e’ rappresentato da plastica, per fortuna nel mondo ci sono gia’ molte reazioni di associazioni e istituzioni che hanno aperto un fronte su questo tema, noi vorremmo essere la prima Regione italiana che, nel senso positivo del termine, istituzionalizza una forma permanente di reazione a un fenomeno molto grave basandola sull’idea di fare squadra, non con ciascuno chiuso nelle sue pur legittime competenze ma costruendo una opportunità per mettere in rete tutti gli attori del mare con l’obiettivo comune della guerra all’inquinamento delle plastiche in mare”. Si tratta, ha concluso Zingaretti, “e’ l’inizio di una strategia piu’ globale nella Regione Lazio. Grazie a Corepla e Arpa, perche’ oggi e’ un arrivo insieme e coordinato delle istituzioni su un tema molto sentito, anche se purtroppo non da tutti i cittadini perche’ alcuni il mare lo sporcano e speriamo di poter essere loro da esempio”. Tre saranno i principali ambiti di attuazione del protocollo. I porti, in primo luogo: nei prossimi giorni Corepla, Regione e Arpa, infatti, lavoreranno insieme alle Autorita’ del sistema portuale, alle Capitanerie di Porto, alle associazioni dei pescatori e ai Comuni coinvolti per gestire, verificare, analizzare e misurare le quantità e le tipologie dei rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e scaricati in uno o piu’ porti della regione: un’attivita’ sperimentale di analisi permettera’ di valutarne l’effettiva riciclabilita’. Nell’ambito dei Comuni costieri e a servizio delle Amministrazioni comunali, che avvieranno nuovi servizi di raccolta, il protocollo di intesa prevede la pianificazione di iniziative di comunicazione territoriale, per stimolare comportamenti virtuosi negli amministratori e nei cittadini. Infine, le scuole: nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, Corepla e Regione Lazio metteranno a punto campagne di educazione ambientale a partire dalla distribuzione alle scuole primarie laziali del kit didattico ‘RICICLALA! Il gioco della raccolta e del riciclo della plastica’. Il protocollo, di durata annuale, permettera’ ai soggetti coinvolti di confrontarsi e condividere dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica, con particolare attenzione alla quantita’ e alla qualita’.
Nel 2017, ha spiegato infatti il presidente del Corepla, “la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è cresciuta del 13,6% ma la quantità pro capite è rimasta inferiore alla media nazionale (14,9 kg per abitante, contro i 17,7 kg/ab). Siamo convinti che anche questo dato possa migliorare e, come ulteriore incentivo proporremo l’iniziativa ‘Un sacco in Comune’, una vera e propria gara tra le citta’ laziali: vincitore sara’ il Comune che, nel periodo prestabilito, registrera’ il maggior incremento della qualita’ e della quantita’ di imballaggi in plastica raccolti, grazie all’impegno di tutta la cittadinanza”. Nel mondo, ha continuato Lupo, “la plastica costituisce oltre l’80% dei rifiuti marini mentre i soli paesi dell’Unione europea immettono in mare ogni anno una quantita’ di rifiuti in plastica che oscilla fra le 150.000 e le 500.000 tonnellate. In mare questi rifiuti si degradano in microplastiche che entrano nella catena alimentare e costituiscono un danno per l’ambiente e la salute umana. L’Agenzia ha avviato di recente, nel contesto di un innovativo programma di monitoraggio previsto da una direttiva europea e denominato Marine Strategy, l’analisi dei rifiuti spiaggiati e delle microplastiche presenti in mare, ad integrazione delle tradizionali attivita’ di controllo della qualita’ delle acque marino-costiere”. Per un’istituzione come l’Arpa Lazio, dunque, ha concluso il dg, “che ha fra i suoi compiti centrali il monitoraggio dell’ambiente marino-costiero, ma anche la sensibilizzazione alla riduzione della produzione di rifiuti e alla corretta pratica della raccolta differenziata, l’adesione al protocollo che oggi si sottoscrive, e che investe l’importante settore degli imballaggi in plastica, e’ piena e convinta e ci attendiamo risultati importanti tanto sul piano della conoscenza quanto su quello delle scelte e dei comportamenti di cittadini e amministrazioni”.