“Abbiamo pensato di ricostruire una situazione di bombardamento. Siccome il bunker non è mai stato utilizzato dalla famiglia Mussolini, ma successivamente è stato utilizzato da persone che vivendo nell’area. Quindi, abbiamo pensato di ricreare all’interno del bunker di ricreare una situazione di bombardamento aereo attraverso degli effetti: suoni e luci che daranno l’idea di quello che poteva essere un bombardamento da parte degli alleati”. Lo ha dichiarato Adriano Morabito, Presidente dell’Associazione Roma Sotterranea, intervenendo alla presentazione della riapertura al pubblico, con un nuovo allestimento, del bunker di Mussolini e i dei rifugi antiaerei di Villa Torlonia. “Un altro aspetto particolare che abbiamo curato – ha spiegato ancora – è quello di un allestimento diverso rispetto a quello precedente e che ha puntato molto su documentazione originale riprodotta, che ci fa vedere tramite giornali dell’epoca stranieri come venivano percepite alcune notizie relative al bombardamento della città di Roma. Infine, – ha concluso – un documentario che ripercorrerà il piano, non portato a termine, della Royal Air Force, di eliminare Mussolini, bombardando contemporaneamente Villa Torlonia e Palazzo Venezia”.
