Camping River, la protesta degli abitanti e il giallo sull’ultimatum della Raggi

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E’ iniziata la protesta della popolazione del Camping river. Il presidio, partito questa mattina alle 8, andra’ avanti fino a venerdi’. I circa 250 abitanti (meno i 10 tornati in Romania le scorse settimane) guidati dal leader di Nazione rom, Marcello Zuinisi, hanno esposto striscioni davanti alla struttura contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il piano Rom della Giunta Raggi e la gestione dei fondi europei per il settore. Tuttavia, oggi e’ un giorno come gli altri all’interno del campo e il senso di ribellione inevitabilmente si mischia con l’esigenza di vivere una difficile quotidianita’ in cui la meta’ dei moduli abitativi sono stati rimossi, l’altra e’ inagibile e servizi e utenze sono tagliati da settimane. Gli abitanti, infatti, tra uno slogan e un megafono, hanno passato gran parte della mattinata a rifornirsi di acqua potabile dall’auto cisterna intervenuta per l’occasione. Intanto, continua il giallo sull’ultimatum della sindaca Virginia Raggi che, tramite ordinanza, intima agli occupanti di lasciare il Camping river entro 48 ore dall’avvenuta notifica dell’atto. Il documento, ormai in circolo da giorni, non e’ ancora stato notificato: “Dopo la richiesta del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli di soccorrere gli abitanti del campo- ha detto Zuinisi all’agenzia Dire- La sindaca per tutta risposta firma l’ordinanza di sgombero numero 122. Ordinanza che non viene pubblicata ma che arriva in possesso della stampa. Virginia Raggi quindi ha nuovamente violato la legge diffondendo informazioni non ancora pubbliche per provocare il panico tra la popolazione rom. Noi siamo ancora qua: chiediamo soccorso e chiediamo che la sindaca Raggi venga indagata per quanto sta facendo”.

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