“Sulla vertenza degli autodemolitori il Comune di Roma tira in ballo, ancora una volta impropriamente, la Regione Lazio, scaricando scorrettamente ogni responsabilità politica e ogni competenza amministrativa verso altre istituzioni. Premesso che tutti rispettiamo la legge, la Regione non ha alcun ruolo nei processi autorizzativi e nella delocalizzazione delle attività di autodemolizione: queste funzioni spettano al Comune, come sa bene l’assessore Montanari, firmataria di una Memoria di Giunta nel 2017 in cui vengono declinate le linee di indirizzo sulle indicazioni e le prescrizioni delle autorizzazioni provvisorie degli impianti di autodemolizione e/o di recupero dei rifiuti metallici e ferrosi nel territorio di Roma Capitale. Pertanto viene confermato dalla stessa Amministrazione Raggi che la competenza in materia è strettamente comunale. Un’attribuzione che deriva dalla legge regionale 27/1998, con cui viene affidata ai Comuni la delega sulle attività di autodemolizione che si svolgono nel proprio territorio. Un dovere che ha portato la Sindaca a varare lo scorso anno il rinnovo delle autorizzazioni per gli impianti di autodemolizione. Ora le autorizzazioni per gli autodemolitori sono state interrotte senza trovare per tempo una soluzione adeguata: in attesa delle giuste delocalizzazioni degli impianti, infatti, il Comune non ha voluto individuare nessuna misura transitoria che scongiurasse il blocco di un intero comparto. Questa è la semplice verità. La Regione è sempre disponibile a fornire collaborazione e supporto, compatibilmente con le proprie competenze di coordinamento e pianificazione, ma non e’ accettabile questo continuo tentativo di trasferire e demandare ad altre istituzioni le proprie responsabilità di governo locale”. Così in un comunicato Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio.
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