Il Tribunale delle Acque ha respinto la richiesta di Acea Sto 2 di sospendere la determina della Regione Lazio che imponeva lo stop alle captazioni d’acqua dal lago di Bracciano. I giudici hanno motivato la decisione sostenendo che “un operatore economico nella specie Acea Sto 2 spa, non può, avuto riguardo al provvedimento impugnato, riporre affidamento nel fatto che non interverrà assolutamente alcuna modifica nel rapporto di concessione di cui è parte, potendo al più unicamente mettere in discussione le modalità della modifica che, nel caso in esame, non appaiono tuttavia tali da compromettere la sua ‘missione'” e ritenendo “l’insussistenza del danno grave e irreparabile”.
Il Tribunale nella sua ordinanza ha osservato che “la concessione d’acqua pubblica interessata dal provvedimento impugnato postula, per tutta la durata, ed in relazione alla sua limitata rinnovabilità, il mantenimento di un tendenziale equilibrio tra l’integrità qualitativa e quantitativa delle risorse ed il suo utilizzo” e ricordato che “interessi pubblici sopravvenuti possono esigere interventi in grado di comprimere anche posizioni consolidate, purchè l’incidenza peggiorativa, ove si determini, non sia sproporzionata rispetto all’obiettivo perseguito nell’interesse della collettività e l’intervento di modifica non giunga del tutto inaspettato”.
I giudici hanno anche evidenziato che “il principio del legittimo affidamento del concessionario non osta ad una disciplina sopravvenuta del rapporto di concessione, ove giustificata da motivi imperativi di interesse generale, nella specie connessi ad una documentata crisi della rinnovabilità delle risorse in questione”. Il Tribunale ha fissato per il prossimo 7 novembre un’udienza per l’ulteriore trattazione della causa.
“Esprimo estrema soddisfazione per la decisione del giudice del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di respingere la richiesta avanzata Acea, e sostenuta dal Campidoglio, di sospensione cautelare della determinazione regionale, riguardante le modalita’ tecniche con cui effettuare le captazioni dal lago Bracciano. Questa sentenza conferma la correttezza amministrativa degli atti regionali e delle posizioni istituzionali assunte in occasione della grave crisi che ha colpito il lago di Bracciano e il sistema ambientale nella scorsa estate”. Così in un comunicato Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilita’ della Regione Lazio.
“Stop ai prelievi dal lago di Bracciano: grande vittoria dei cittadini, dei comitati, dei Comuni rivieraschi e della Regione Lazio. Adesso Acea e il Campidoglio accetteranno la decisione del Tribunale delle Acque o proveranno ancora a prosciugare le acque del lago? Qualcuno nel frattempo comunichi al sindaco Raggi che questa è la vittoria del territorio: altrimenti tra poco su facebook si intesterà anche questo risultato”. Lo scrive in un comunicato il senatore del Partito Democratico, Bruno Astorre.