Rifiuti, no a quelli di Roma. Residenti di Colleferro al Tar contro Regione

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Il Comitato residenti Colleferro presenterà ricorso al Tar Lazio contro la Determinazione regionale che ha individuato la discarica di colle Fagiolara, gestita dalla società Lazio Ambiente spa e di proprietà del Comune di Colleferro, come sito per lo smaltimento degli scarti derivati dal trattamento dei rifiuti urbani di Roma e provincia, lavorati presso l’impianto della società Rida Ambiente spa e presso gli altri Tmb (trattamento meccanico biologico) del Lazio. È quanto si legge in una nota. La determinazione è stata adottata in esecuzione della sentenza del Tar che ha chiuso la vertenza con la quale Rida Ambiente spa aveva richiesto alla Regione di indicare la discarica nella quale smaltire gli scarti della lavorazione dei rsu (rifiuti solidi urbani), spiega la nota. La Regione ha così deciso di individuare anche la discarica di Colle Fagiolara, ubicata nel comune di Colleferro, dove conferire circa 600 mila mc dal prossimo novembre 2018. Finora la discarica era rimasta chiusa ai conferimenti per la presenza dei tralicci dell’alta tensione elettrica che, essendo posti ad un altezza troppo vicina ai cumuli di rifiuti, ne impedivano ulteriori abbancamenti.

Improvvisamente“, dopo ben 8 anni, il Comune di Colleferro, il ministero Sviluppo economico, Terna e Lazio Ambiente spa, in Conferenza dei servizi, a luglio 2018, decidono di ottemperare alla prescrizione del 2009 e deliberano lo spostamento dei tralicci interni al sito (oneri a carico di Lazio Ambiente, procedure in capo all’Amministrazione comunale) e procedono con la rimozione per motivi di sicurezza e per recuperare tutte le volumetrie disponibili, continua il comunicato. Rilasciata l’autorizzazione e approvato il progetto definitivo, i lavori per delocalizzare i piloni sono in corso e a novembre la discarica potrà accogliere 600.000 metri cubi di rifiuti trattati dai Tmb di Roma e del Lazio. Con questo ricorso “il Comitato residenti Colleferro chiederà alla Regione anche di ottemperare alla diffida stragiudiziale presentata dal Comitato il 16 agosto 2017 in merito alla mancata esecuzione della legge regionale del Lazio 17 del 2016, che cosi’ dispone: ‘La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, approva, sentita la competente commissione consiliare, un piano nell’ambito del quale siano definite: a) le procedure per la chiusura della discarica di Colle Fagiolara all’esaurimento della capienza residua e comunque non oltre un triennio…’. Del piano di chiusura ad oggi non cè’ traccia e questo fa intendere che le intenzioni della Regione e del Comune di Colleferro potrebbero essere altre. Il destino della valle e dei nostri territori e’ comunque compromesso, ma una cosa e’ indubbia: l’impatto ambientale della discarica di Colle Fagiolara. È per questo motivo che la sua ‘riapertura’ va combattuta e contrastato il rischio di un futuro suo ampliamento, probabile, vista la carenza regionale e il mancato avvio delle procedura per il fondo post mortem e per la chiusura entro dicembre 2019″.

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