Regione, Cavallari (Misto): «L’anatra non è mai stata zoppa»

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«Moralisti smidollati e “rosiconi” saranno sazi. Li abbiamo fatti blaterare e sfogare per qualche giorno: tutto previsto, esattamente come da ipocrita copione che solo i lanciatori di fango più esperti sanno mettere in scena.
L’obiettivo di colpire il sottoscritto e il mio collega Pino Cangemi non è altro che un goffo, quanto meschino, tentativo di coprire la verità.

E la foga, nonché la rabbia, che hanno nutrito gli interventi nell’aula della Pisana, dimostrano palesemente che a tutti è stata tolta la famosa “sete col prosciutto”, tanto celebre quanto difficile da digerire».
Così, in una nota, Enrico Cavallari, consigliere della Regione Lazio.

«Come mai nessuno si è scandalizzato quando proposi la mozione di sfiducia a Zingaretti per non fargli neanche iniziare la legislatura e solo Sergio Pirozzi, insieme a Fratelli d’Italia, hanno aderito mentre gli altri sono scappati?
Come mai nessuno si è scandalizzato quando sostenevo che non andavano ricoperti i ruoli di presidente di commissione (perché l’opposizione non ha incarichi di governo) e invece tutti a correre a “li mejo posti”?
Come mai nessuno si è scandalizzato quando, per quattro mesi, la Regione ha vissuto in un clima ovattato e l’opposizione dura e pura che oggi grida “Zingaretti a casa” non si è mai sentita?
Adesso che, alla luce del sole, abbiamo posto fine a questo squallido andazzo, rendendoci disponibili ad approvare progetti per il bene cittadini, tutti a sbraitare e a gridare al tradimento. Allora significa che abbiamo fatto centro perché la partita era “ghiotta”» aggiunge Cavallari.

«Da oggi, di fatto, Zingaretti non avrà più l’alibi di poter dire che non ha i numeri per governare al meglio mentre l’opposizione, che ricopre sette incarichi di governo, non potrà più pretendere “accordini” sotterranei – prosegue -. Ora abbiamo rimesso in mano la nostra Regione ai cittadini, togliendola dalle grinfie dei maestri dell’inciucio».
«Io e il collega Cangemi restiamo fieramente di centrodestra, nessun passaggio a sinistra. Piuttosto, ci facciamo due risate davanti alle prediche che ci vengono rivolte da quattro leghisti laziali dell’ultima ora, e dai loro incensatori nonché fenomeni di facebook (con qualcuno di loro mi vedrò in altre sedi) che si professano duri, puri e si ergono a moralisti benché la loro storia ricordi continui cambi di casacca. Gli stessi che, dalla “malapolitica” che ora denunciano con grande livore, hanno ottenuto i migliori vantaggi anche personali e che sono stati i primi, insieme al coordinamento regionale del partito del Lazio, ad intasare la Cristoforo Colombo.
Che poi, l’anatra, zoppa non lo è stata mai. Da sempre ha avuto un bel codazzo di brutti anatroccoli imboscati pronti a sostenerla per farla camminare spedita e, soprattutto, per non rimetterci le proprie penne» conclude Cavallari.

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