Micaela Quintavalle è stata licenziata da Atac. L’autista e presidente del sindacato CambiaMenti M410 ha annunciato il provvedimento in lacrime attraverso un video postato sulla sua pagina facebook. “È appena arrivata la lettera di licenziamento da Atac. Nel male si è usciti dal limbo, dall’impasse, perchè in questo modo, dopo 128 giorni di sospensione dove non ho potuto lavorare e ho potuto sopravvivere grazie ai vostri regali e alle vostre donazioni, posso riprendere in mano la mia vita, che sia andare a lavorare con un noleggio col mio papà o prendere la disoccupazione e andare a cercare di laurearmi in due anni”. Quintavalle era stata sospesa dall’azienda per “aver utilizzato impropriamente la divisa e la vettura aziendale e la documentazione messa a disposizione dall’azienda per scopi non attinenti alla sua prestazione lavorativa“, durante un servizio andato in onda su Le Iene. “Ovviamente fa male – ha proseguito Quintavalle -. Non ho idea di cosa accadrà adesso ma io impugnerà questo licenziamento. Mi dispiace non fare più parte di Atac. Ho sempre onorato il mio lavoro, sarà paradossale ma ho amato l’azienda e mi sono sempre mossa solamente in difesa sua e dei suoi lavoratori. È tutto un po’ assurdo. Oggi sono lacrime, domani tornerò d’acciaio”.
“L’autista dell’Atac Micaela Quintavalle, sindacalista sospesa dall’azienda per aver denunciato alla trasmissione televisiva ‘le Iene’ gli incendi dei bus causati dalle scarse manutenzioni è stata licenziata. L’editto Casalino varca oggi anche i cancelli di via Prenestina. La vendetta M5S è inesorabile contro chi ha il coraggio di dissentire da scelte sbagliate. Evidentemente fintanto che l’autista manifestava pubblicamente il suo sostegno al M5S era una specie di eroina dei lavoratori, ora che ha osato criticare le condizioni di lavoro nell’azienda capitolina e la scelta del concordato preventivo è stata cacciata. Colpirne una per educarne 100! Questa sembra essere la linea M5S con chi non si adegua. Cari grillini i lavoratori si rispettano! E se hanno delle critiche da fare si ascoltano! Pero’ questo i 5 stelle non lo gradiscono e preferiscono la mano dura contro chi dissente. La natura antidemocratica e censoria dei 5S, come già accaduto per la collega Grancio, oggi si accanisce su un’autista dell’Atac cui va la mia solidarietà”. Così in un comunicato la consigliera del Pd capitolino Ilaria Piccolo.
“La vendetta M5S si abbatte su Micaela Quintavalle con una lettera di licenziamento. Finchè gli è servita se la sono tenuta stretta. In campagna elettorale avere una promotrice del movimento all’interno dell’Atac faceva troppo comodo. Ma la sindacalista, la ‘pasionaria’ come la definivano, ha continuato, anche dopo la vittoria del M5S a denunciare le criticita’ dell’azienda, le carenze strutturali, la mancanza di sicurezza per gli autisti, ed e’ arrivata prima la sospensione dal servizio e oggi il licenziamento. Chi parla paga, qualcuno potrebbe dire, ma non è proprio così. Recentemente il più importante portavoce governativo, Rocco Casalino, ha aperto bocca per minacciare tecnici e funzionari pubblici. Per ore è stata attesa la reazione di quello che sulla carta e’ il Presidente del Consiglio, a conferma di quanto esternato dal suo collaboratore o di licenziamento immediato. Invece nell’era della ‘peggiocrazia’, che sta vivendo il nostro paese, accade che si smentisce lui stesso e nel contempo conferma la fiducia a Casalino, con le solite dichiarazioni ondivaghe di Conte che dicono e non dicono. Fatto sta che Casalino è ancora li’ con i suoi 170 mila euro, l’anno di stipendio per non fare bene il suo lavoro, e una povera autista dell’Atac che neanche arrivava a 1500 euro al mese si ritrova disoccupata. Ci verrebbe da dire: tranquilla che tanto adesso Di Maio ti da’ il reddito di cittadinanza. Ma il licenziamento da un posto di lavoro come quello di una Azienda pubblica non è uno scherzo ed per questo che esprimiamo tutta la nostra solidarieta’ alla signora Quintavalle“. Così in una nota il capogruppo del Pd, Antongiulio Pelonzi.