Scoppia lo strano caso di Adriano Palozzi alla Pisana. L’esponente di Forza Italia, arrestato a meta’ giugno per l’inchiesta della Procura di Roma sullo stadio della Roma, si e’ visto infatti revocare dal Tribunale la misura degli arresti domiciliari. Questo ha fatto venire meno le condizioni della decadenza temporanea dalla carica imposte dalla legge Severino. Oggi, dunque, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, ha formalmente riammesso Palozzi nell’assemblea elettiva, facendo uscire Roberta Angelilli, subentrata proprio per le vicende giudiziarie del collega. Al tempo stesso, pero’, c’e’ un’ordinanza del giudice che ha stabilito l’interdizione temporanea dalle funzioni pubbliche per lo stesso Palozzi. E questo gli impedisce di rimettere piede alla Pisana. L’esponente di Forza Italia, dunque, formalmente puo’ tornare in Aula, ma sostanzialmente no. Un rompicapo giuridico, insomma, che puo’ essere superato solo con un ricorso del diretto interessato. In Aula il caso ha tenuto banco per tutta la mattinata, con l’opposizione in trincea nel tentativo di recuperare un suo consigliere, Palozzi o Angelilli, pur di non scendere di numero.
“Capisco la difficolta’ interpretativa- ha detto il capogruppo di Fdi Fabrizio Ghera- ma l’opposizione deve essere rapresentata, in questo modo si lede il plenum del Consiglio regionale”. Sulla stessa linea Giancarlo Righini: “È limitato il potere rappresentativo delle opposizioni”. Ma Leodori, in punta di diritto, ha replicato: “Il Consiglio non e’ un organo imperfetto, e’ perfetto e ha 51 consiglieri. Uno di loro ha un impedimento che sara’ risolto in altre sedi, e non puo’ essere risolto nella nostra Assemblea. L’eletto per il quale vengono meno le condizioni di decadenza temporanea prevista dalla legge Severino deve essere reintegrato il prima possibile. Sull’altro provvedimento il Consiglio non puo’ esprimersi, non possiamo sindacare il provvedimento di un giudice che dispone l’interdizione dai pubblici uffici”.