Le nuove linee guida del Comune di Roma per il car sharing a flusso libero nella Capitale prevedono “incentivi all’espansione verso le aree periferiche attraverso la riduzione del canone di autorizzazione in maniera proporzionale all’entita’ delle aree periferiche coperte”. È quanto si legge nel documento dell’agenzia Roma servizi per la mobilita’ presentato questa mattina nel corso della commissione Mobilita’ del Comune di Roma che, alla presenza dell’assessore Linda Meleo e del presidente Enrico Stefano, ha riunito allo stesso tavolo gli operetori di car e moto sharing operanti nella Capitale per parlare delle prospettive di sviluppo del servizio.
La novita’ piu’ importante che coinvolgera’ il servizio nel breve-medio periodo e’, dunque, la possibilita’ di estendere la mappa di utilizzo dei mezzi dei tre operatori operanti a Roma, Car2go, Enjoy e Share’ngo, anche in periferia e in zone attualmente non coperte. Tra le ipotesi allo studio c’e’ anche quella di individuare posti auto riservati per le vetture dei diversi operatori. In particolare nelle aree limitrofe alla ztl, ai nodi di scambio e nelle aree ad elevata attrazione. “Il dialogo con gli operatori e’ costante per venire incontro alle loro esigenze coniugandole con quelle della collettivita’- ha commentato Meleo- Stiamo valutando come dare incentivi agli operatori e come trovare l’equilibrio migliore. Ma dal 2016, quando abbiamo modificato le linee guida, il regolamento sulla sharing mobility di Roma, abbiamo avuto dei risultati molto importanti. Segno che questo cambio adeguato delle regole ha aperto agli operatori nuovi condizioni di operativita’. Infatti, l’offerta di soltanto autoveicoli in sharing e’ quasi raddoppiata dal 2016 ad oggi. Nel frattempo anche un nuovo operatore di scooter sharing completamente elettrico e’ intervenuto, e ha incrementato, anche di recente, la flotta dei veicoli. Adesso l’obiettivo e’ di cercare di ampliare quanto piu’ possibile questo servizio e a Roma ci sono tutte le possibilita’, anche definendo un quadro nuovo di regole che consenta di andare a sviluppare questo servizio piu’ nelle periferie”.