Si intitola “Ho scelto l’Italia. Contro-appunti di un imprenditore europeo” il libro di Eric Véron che è stato presentato ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Colleferro dallo stesso autore, insieme al Sindaco Pierluigi Sanna e a Giorgio Novello, già Ambasciatore d’Italia in Norvegia e oggi senior vice president delle relazioni istituzionali di Avio Spa.
“È stato per me un grande onore ospitare questo evento nel nostro Comune”, ha affermato il Sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna. “Avevo già avuto l’occasione di assistere alla presentazione del libro di Eric Véron presso la Camera dei Deputati ed ero rimasto colpito dalla lucida analisi che l’autore fa del nostro Paese e delle ragioni per cui ha scelto l’Italia come luogo dove fare impresa. Spero fortemente che altri imprenditori stranieri vengano ispirati da questa lettura e che anche loro decidano di investire il loro tempo e le loro competenze in Italia”, ha auspicato il Sindaco.
“A chi è convinto che sia più facile lavorare all’estero e che a casa nostra niente funzioni – ha sottolineato Eric Véron – io racconto la mia esperienza: in Italia si può fare impresa molto meglio che altrove. E nel mio libro spiego perché, dopo tanti anni passati all’estero, ho deciso di fermarmi proprio qui. Questo Paese ha così tante professionalità, eccellenze, ma anche amministrazioni virtuose di cui spesso non si parla. L’Italia ha le carte per farcela e la crisi, spesso considerata come una sciagura da cui è impossibile risollevarsi, si può sconfiggere”.
“Questo approccio costruttivo mi trova del tutto d’accordo. L’Italia – ha convenuto l’Ambasciatore Giorgio Novello – ha grandi risorse: è la seconda industria europea, è al secondo posto in Europa per il debito complessivo più basso, considerando sia il debito pubblico che quello privato, ha una rete di alta velocità tra le più efficienti, dispone di un eccellente sistema sanitario pubblico ed è al secondo posto anche per la durata media della vita. Come sostiene Eric Véron, dobbiamo diventarne più consapevoli”.
Con un’analisi molto puntuale, nel suo libro Véron mette a fuoco quindici punti, che corrispondono ad altrettanti luoghi comuni sull’Italia che arranca, quella che non ha voglia di lavorare, paralizzata da inefficienze, incapacità e corruzione, smontandoli uno a uno. Ciò che ne esce è una carrellata, costellata di esperienze personali, sui punti di forza del Paese. Dalla capacità produttiva all’etica del lavoro, dal patrimonio culturale alla qualità della vita, fino alle infrastrutture, treni compresi. Perché l’Italia – è il leitmotiv del libro – è un Paese che soffre di esterofilia ma in fondo conosce poco quello che succede all’estero e ne ha un’immagine idilliaca. Mentre avrebbe tante ragioni per essere più fiero e ottimista e diventare più forte in Europa.
Eric Véron è un imprenditore franco-olandese, fondatore di Vailog, società specializzata in sviluppo immobiliare industriale, che ha sede a Milano ed è controllata da un gruppo quotato alla borsa di Londra. Negli ultimi quindici anni ha costruito più di un milione e mezzo di metri quadri di capannoni industriali in tutto il mondo, per un valore di oltre un miliardo di euro. Tra i suoi clienti, Ikea, Amazon, Leroy Merlin. Ha lavorato negli Usa, in Francia, Olanda, Portogallo e Cina. Si è stabilito in Italia nel 2003. Nel 2018 ha dato vita a “Europei in Italia”, un’associazione che vuole raccogliere le voci dei cittadini comunitari residenti in Italia, perché possano trovare ascolto nel dibattito pubblico sui temi che più li toccano: più di un milione e mezzo di europei che vivono, pagano le tasse nel nostro Paese e hanno diritto di voto alle elezioni comunali ed europee.