Roma, un altro impianto di rifiuti a fuoco. Inferno a Rocca Cencia

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Ancora fiamme in un impianto di trattamento rifiuti della Capitale. A poco piu’ di tre mesi dal maxi incendio che ha messo ko il Tmb Salario stasera e’ divampato un rogo in quello di Rocca Cencia, alla periferia est della Capitale. A dare l’allarme la vigilanza interna. Sono cosi’ intervenuti vigili del fuoco con diverse squadre, personale dell’Ama e polizia. Dalle prime informazioni sembra che l’incendio abbia interessato una porzione contenuta della struttura. Le fiamme sono state circoscritte dai pompieri e non si segnalano feriti. Ancora da chiarire le cause del rogo. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. Da valutare, inoltre, se il sito potra’ rimanere aperto e quale saranno le conseguenze sulla raccolta dei rifiuti della Capitale, gia’ in sofferenza.
In serata la sindaca Virginia Raggi si e’ recata all’impianto per un sopralluogo. “Non ho elementi” ma “se questo e’ un attacco e non un incidente chi lo ha fatto deve sapere che non ci fermiamo”. “Dietro l’incendio del Tmb Salario – ha ricordato – mi sembra che la magistratura abbia detto che ci sia un atto doloso su cui probabilmente sta indagando. Adesso ce ne e’ un altro” aveva detto poco prima Raggi. “Oltre al Tmb Salario, oltre a questo episodio, ricordo 800 cassonetti bruciati da quando ci siamo insediati per un danno di circa 500 mila euro.
Noi stiamo provando a cambiare il sistema di gestione dei rifiuti”, ha aggiunto. “Io so che i rifiuti rendono tanto – ha detto Raggi – allora quando si parla di riduzione di rifiuti, di riciclo spinto, un determinato sistema che ha prosperato per oltre 60 anni a Roma e in Italia quel sistema non ci sta”. Ad effettuare un sopralluogo nell’impianto anche l’assessore ai Rifiuti della Regione Lazio Massimiliano Valeriani con lo scopo di verificare la situazione e i possibili rischi ambientali a seguito del rogo. Informata anche l’Arpa.
L’impianto di Rocca Cencia e’ l’ultimo Tmb di proprieta’ dell’Ama (la municipalizzata dei rifiuti cittadina) dopo l’incendio di dicembre scorso che ha fatto chiudere i battenti all’impianto Salario. Era l’alba dell’11 dicembre quando un vasto incendio si sprigiono’ nell’impianto di via Salaria, gia’ da tempo al centro delle proteste dei cittadini per le esalazioni.
Una nube di fumo si sollevo’ sulla zona e l’odore acre arrivo fino al centro della citta’. Il Campidoglio invito’ precauzionalmente a tenere chiuse le finestre e a evitare attivita’ all’aperto. Il maxi rogo ha messo ko l’impianto che gestiva circa 800 tonnellate di rifiuti al giorno. L’area fu messa sotto sequestro e la procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo.

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