Roma: uccise madre e la murò in casa, in appello patteggia 14 anni

0
213

Uccise la madre con cinquanta coltellate e ne nascose il corpo in un’intercapedine della villetta nella quale abitavano insieme: poi chiamo’ il 112 sostenendo che l’aveva scambiata per un fantasma o per un ladro.
Oggi Gianluca Sari, romano di 53 anni con problemi psichici, ha patteggiato in appello una condanna a 14 anni e mezzo di reclusione per l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa e dall’avere agito contro un familiare, nonche’ occultamento di cadavere; a pena espiata dovra’ anche passare 5 anni in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. In primo grado era stato condannato a 17 anni di reclusione piu’ cinque di Rems, col riconoscimento della parziale infermita’ di mente.
Era il 28 marzo 2017 quando, in un’intercapedine di una villetta di Casal Palocco, fu trovato il corpo senza vita di Maria Grazia Cornero, insegnante in pensione all’epoca 80enne.

A dare l’allarme fu il figlio Gianluca Sari, che si autoaccuso’ dell’omicidio. “Ho ucciso mia madre e murato il corpo”, grido’ il giovane facendo scattare l’allarme. E fu lui stesso a indicare il punto della casa in cui aveva nascosto il cadavere, poco dopo ritrovato buttando giu’ una doppia parete di cartongesso tirata su per coprire un’intercapedine. La donna era rivolta con la faccia verso il pavimento, avvolta in un telo di plastica;
risulto’ colpita cinquanta volte con un coltello.
Difficile fin da subito fu chiarire il movente dell’omicidio.
Si apprese che madre e figlio avevano da tempo un rapporto conflittuale. Probabile che quella sera Sari – che soffriva e soffre di problemi psichici – non avesse preso le medicine; e per questo la madre lo rimproverava. Le parole della donna gli avrebbero fatto perdere il controllo. Quando i carabinieri arrivarono in quella villetta lo trovarono in stato confusionale. Prima si giustifico’ dicendo di aver scambiato la donna per un fantasma; successivamente cambio’ versione sostenendo che l’avesse confusa per un ladro.

È SUCCESSO OGGI...