“Seguo con interesse Cinquequotidiano e vorrei leggere un commento sull’andamento di Raiuno anche perché se ai miei tempi, dopo l’enorme successo del Marco Polo del grande Montaldo io, passato dal grande cinema Bertolucci, Zeffirelli, Bolognini, Fellini, Brusati etc. all’intrattenimento di Raiuno, se sbagliavo un programma erano guai seri e questo è durato per 30 anni. Quando ho potuto ho fatto a meno dell’appalto per orgoglio di appartenenza e perché il Produttore ero io insieme ad altri miei autorevoli colleghi in altre strutture.
GRANDI RISULTATI – Grandi risultati e rigida economia abbonamenti ed inserzionisti pubblicitari perfino nei miei programmi realizzati con materiale di repertorio tipo Varietà e Supervarietà che ancora vanno in onda con la furbata di cambiare il titolo. Da un paio di anni, e qui parlo da competente e abbonato da sempre, il direttore di Raiuno ci ha messo in castigo, gli abbonati scarseggiano, la pubblicità langue ma nessuno interviene. Gli artisti ed i conduttori vanno mandati allo sbaraglio, ci si affida esclusivamente ai produttori esterni e il deficit aumenta mentre i programmi floppano uno dopo l’altro senza responsabili. Pensate, il Direttore Saccà mi affidò contemporaneamente Carramba che Fortuna Lotteria il sabato e Domenica In: un piacevole massacro fisico con grande soddisfazione. Dopo alcune puntate con la Carrà al 34 di share la Domenica mattina mentre andavo alla Dear per D. I. mi telefona Saccà e mi dice: ma come mai Carramba non decolla? E non scherzava. Del Noce: Paolo, nessuno vuole fare Ballando con le stelle lo vuoi fare tu ? Ma certo dico io, aspettavo Milly e Ballando è forte.
BALLANDO – Ho guidato per cinque anni il programma con i collaboratori di Ballando, bravissimi, ed il primo anno in 8 puntate abbiamo battuto la grande De Filippi con C’è posta per te. Per nove anni ha dominato gli ascolti. Con Carlo Conti proponiamo Canzonissime. Non ci credeva nessuno. Del Noce sì. Facciamo un numero zero. Per guaio tecnico: il programma registrato si ferma per otto minuti. Avevo preso un giorno di ferie, rientro a Roma con una lettera di dimissioni perché l’errore lo aveva commesso un mio collaboratore. Mentre viaggiavo sulla via del ritorno mi arriva l’ascolto: 28 di share. Strappo la lettera e torno in vacanza. Altri tempi, altra dignità, grande rispetto per se stessi e per gli abbonati Rai. Canzonissime è andato in onda battendo tutti. Potrei citare altre decine di trasmissioni di successo e un paio di insuccessi.
IL BENE E IL MALE – Da due anni a questa parte non si riesce a distinguere il bene dal male. Non si ragiona più prima di mandare in onda i programmi facendo del male all’azienda ed agli artisti stessi che non hanno nessuna protezione. Artisti del calibro di Brignano che amo. Insinna un fratello vero ed un mare di bravura. Max Giusti altro personaggio che stimo moltissimo. Mara Venier grande protagonista delle mie D. I. negli anni novanta. Grandi successi in giro per l’Italia e perfino in prima serata da New York. Mi sono offerto di fare questa D. I. in qualità di autore a titolo gratuito (rimborso) taxi ed il buon Leone mi risponde per iscritto: abbiamo già provveduto. Antonella Clerici con Ti lascio una canzone, voluta fortemente da me e da Del Noce a Sanremo spopola ma farla da un’altra parte non ha senso. Eppure la mia tigre si difende bene anche se per lei si dovrebbe pensare ad un altro programma, essendo un patrimonio importante per la Rete. Conti va benissimo perché fa tutto da solo ed è pronto per Sanremo. Frizzi va utilizzato al posto giusto e morde ancora forte. Veronica Maya è brava e la cacciano. I programmi si studiano a tavolino le formazioni dei conduttori e degli artisti si fanno con criterio adattandoli al tipo di programma. Invece no. La Perego che io stimo, dove la mettiamo ? E così gli altri, senza un criterio. Di Mare è un grande giornalista buttato via. Daniel Toaff con il quale ho litigato, non si caccia. Qualcuno può provvedere ? Oppure va bene così ? Per non parlare poi della televisione degli Agnes, Cattaneo, Giordani, Milano, Salvi, Fuscagni, Tantillo, Zaccaria per non andare troppo lontano. Grande professionalità, grande televisione. La fiction ? Ancora il medico in famiglia per umiliare un grandissimo come Banfi. Avrò certamente dimenticato qualcosa di importante ma se Cinquequotidiano può dare un aiuto perché Raiuno torni a splendere ed a risparmiare facendo meglio e si può si adoperi. Nel 2008 13 puntate di Carramba che Fortuna media di ascolto 23, costo puntata senza appalto 566.000.00, con la squadra di chi si firma Paolo De Andreis. Grazie”.
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