Agon Channel, mandato d’arresto per Francesco Becchetti

Accuse di falso in documentazione e riciclaggio di denaro in un'inchiesta che riguarda il settore dell’energia

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Arriva direttamente dall’Albania il mandato di arresto per l’imprenditore Francesco Becchetti, editore di Agon Channel (in onda in Italia sul canale 33 del digitale terrestre). L’uomo è accusato di falso in documentazione e riciclaggio di denaro. Si tratta di una inchiesta che riguarda il settore dell’energia per la costruzione di una delle più grandi centrali idroelettriche mai realizzata.

L’ORDINE – Il mandato di arresto è stato emesso lunedì dalla Procura albanese ai danni dell’imprenditore italiano, proprietario della tv che ha portato in Albania tantissime star del piccolo schermo italiano. 

La stessa accusa di Becchetti, come riporta anche Repubblica e i maggiori quotidiano nazionali, vede coinvolta anche la madre Liliana Condomitti, il collaboratore italiano Mauro de Renzis ed Erijona Troplini, collaboratrice albanese già in manette. Agli arresti anche una dipendente della banca a Tirana che avrebbe aiutato Becchetti con le transazioni.

SEQUESTRO – Proprio su ordine della corte di Tirana è stato sottoposto il sequestro del pacchetto azionario di Becchetti, in cinque società registrate in Albania dove l’imprenditore deteneva il 60%, tra cui anche Agon Set, proprietaria di Agon Channel in Albania.

Sequestrati anche i conti correnti intestati a lui e alle sue società. Un’inchiesta avviata già da un anno, e secondo gli inquirenti avrebbe fruttato diversi milioni di euro, e ci sarebbe anche l’evasione del fisco per oltre 5 milioni di euro.

CHI È BECCHETTI – Imprenditore 49enne di Roma, che lavora nel settore energetico, della trasformazione dei rifiuti, e che aveva in passato investito nell’editoria cartacea per poi dedicarsi a questa avventura televisiva, con il canale inaugurato in Italia a dicembre e dove ha coinvolto tanti volti noti del nostro piccolo schermo.

A maggio era finito nel mirino di Report, che con un’inchiesta avanzata dubbi sull’operato dell’imprenditore, che è nipote di Manlio Cerroni (per 30 anni ha gestito la discarica di Malagrotta a Roma).

 

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