Calcio, Enrico Chiesa: “Nessun consiglio da dare a Federico. Il cognome? Non conta”

L’ex bomber a "Sport2000": “Vorrei un calcio più sereno. I social hanno cambiato la testa dei giovani”

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“Non ho alcun consiglio da dare a Federico. Lo vedo tranquillo e le pressioni è normale che ci siano. Dobbiamo sostenerlo tutti insieme: noi genitori e tutti coloro che vogliono bene alla Fiorentina”. Lo ha detto l’ex bomber, Enrico Chiesa, in un’intervista a ‘Sport2000’ il programma sportivo di Tv2000, condotto da Giampiero Spirito, che da lunedì 2 ottobre 2017 alle ore 19 riprende la nuova stagione televisiva.
Enrico Chiesa, ai microfoni di Tv2000, parla della famiglia, dei tre figli (di cui 2 calciatori) e del nuovo ruolo di responsabile tecnico del Centro Federale Territoriale di Firenze della FIGC Settore Giovanile e Scolastico.

“Nel calcio – ha aggiunto Chiesa – conta assolutamente solo il campo da gioco e non il cognome. L’ ho sempre cercato di dire ai miei due figli, Federico e Lorenzo, che giocano a calcio. Il giudizio finale è sempre quello del rettangolo di gioco”.

“A Federico – ha proseguito l’ex bomber della Fiorentina – ho sempre detto di fare il calciatore con grande passione e divertimento. Senza questa gioia è giusto farlo in un’altra maniera. Federico invece si diverte e ha una grande passione per questa professione. Di questo in famiglia siamo tutti contenti. I figli devono essere sostenuti dai genitori soprattutto nelle difficoltà. Bisogna farli crescere anche facendo esperienza dei propri errori”.

“Dai miei tempi – ha concluso Enrico Chiesa – sono cambiate tantissime cose. Nel calcio di oggi mi piacerebbe vedere più serenità e tranquillità. Il calcio è cambiato perché è cambiata la cultura e i modi di vivere. I social hanno cambiato tantissime cose anche nella testa dei ragazzi ed il ruolo delle televisioni è sempre più forte. Questo è il mondo che cambia. Dobbiamo essere bravi anche come genitori ad aggiornarci”.