Si doveva disputare oggi la gara di serie D tra Ostiamare e Palestrina, e invece il pranzo è costato caro più del previsto al presidente della squadra arancioverde.
I FATTI – Il Palestrina non ha potuto scendere in campo per il 18° turno di campionato perché non aveva più con sé i documenti per effettuare il riconoscimento dei giocatori e dei dirigenti che devono giocare o andare in panchina.
È prassi nel club che ci sia infatti un raccoglitore con carte di identità o altri documenti e i tesseramenti dei vari atleti e dirigenti.
PRANZO CARO – Mentre la squadra era a pranzo, i documenti lasciati nel furgone del club sono stati sottratti da ignori rompendo il vetro e portando via la valigetta, così la squadra si è presentata per giocare contro l’Ostiamare, ma senza documenti non c’è stato nulla da fare.
La terna arbitrale ha atteso i 45 minuti regolamentari prima di dichiarare non giocabile il match.
SUL SITO – Sul proprio sito il Palestrina ha scritto: «Il pullman del Palestrina ha subito un’effrazione con conseguente furto di vari oggetti, tra cui la cassetta dei documenti relativi all’incontro da disputare compresi quelli degli atleti. Il fatto è avvenuto all’interno della struttura societaria “Anco Marzio” e lascia intravedere all’orizzonte la possibilità di una vittoria a tavolino per la compagine di Mister Cangiano».
Ora toccherà al giudice sportivo prendere una decisione, il match si potrebbe rigiocare, ma il Palestrina rischia il ko a tavolino. Insomma sarebbe un furto con doppia beffa.
[form_mailup5q lista=”palestrina”]