I sismografi dell’Ingv hanno registrato intorno alle 14 e 30 di oggi una scossa di terremoto. I comuni principali interessati dall’epicentro sono Cave, Valmontone e Labico. Si attendo ulteriori riscontri per i dettagli.
LA SCOSSA – La scossa di magnitudo locale 2,4 è stata registrata ad una profondità di 10,1 km in provincia di Roma. Secondo alcune testimonianze il tremore sarebbe stato avvertito distintamente ma non si sono registrati danni a persone o a cose.
IL PRECEDENTE – «Un terremoto di magnitudo(Ml) 2 è avvenuto alle ore 22:55:22 italiane del giorno 26/Nov/2014 (21:55:22 26/Nov/2014 – UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Monti_Cornicolani-Aniene.
I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo».
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EPICENTRO – L’epicentro è stato localizzato nell’area di Colonna e Frascati. I sismologi hanno registrato un movimento anche nelle zone di San Cesareo, Zagarolo e in tutti i paesi dei Castelli Romani.
IL PARERE DELL’ESPERTO – In una recente intervista a Castelli Notizie Daniele Cataldi, membro dell’European Geosciences Union EGU, co-fondatore e ricercatore del ‘Radio Emissions Project’ aveva ravvisato preoccupazioni per il movimento della terra nella zona die Castelli Romani.
La verità è che già da alcuni mesi stiamo osservando fenomeni che preludono a sismi d’una certa importanza, attesi da qui ai prossimi mesi. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una serie di fenomeni di origine geologica che non devono essere affatto sottovalutati. Tornando ai nostri laghi, chiaramente d’origine vulcanica, i meccanismi legati al movimento delle faglie determinano variazioni dei flussi delle acque sotterranee e la formazione di piccoli vulcanetti, comprese variazioni del livello dei laghi e loro modificazioni. Sappiamo tutti come la stampa ha evidenziato molto bene le recenti formazioni geologiche osservate nella provincia romana, mentre altre testimonianze sono state da me raccolte in questi mesi e si riferiscono alla presenza di acque solforose e calde comparse misteriosamente nottetempo in diversi pozzi romani sparsi nella zona prospiciente al litorale romano e pontino”.