Fiumicino, Montino duro contro il piano Alitalia

Per il primo cittadino sono “irricevibili oltre 2000 tagli ed esuberi”

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“Le prime indiscrezioni emerse in merito al nuovo Piano industriale di Alitalia destano sgomento e preoccupazione: se si realizzassero gli oltre 2000 tagli ai posti di lavoro, le riduzioni salariali ci troveremmo di fronte a una vera e propria carneficina sociale che avrà gravi ripercussioni anche sul nostro territorio. Non posso dunque che condividere le preoccupazioni già espresse da diverse sigle sindacali e sperare che tali notizie non vengano confermate”. A parlare è il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

“Il rilancio di un’azienda – spiega Montino – non può passare sulla pelle di lavoratori sempre più estromessi dai confini dello scalo aeroportuale di Fiumicino. Siamo arrivati a questo punto dopo un continuo e costante depauperamento delle attività della ex compagnia di bandiera. Ultimo esempio in ordine di tempo: la svendita e chiusura definitiva del punto di eccellenza internazionale delle officine per la manutenzione dei motori che, invece di attrarre clienti da altre compagnie, è stato fatto naufragare con il risultato che oggi si è costretti a utilizzare le officine di Parigi o Tel Aviv. La verità è che si continua a gestire questa grande tragedia nazionale con una logica da vertenza sindacale fine a se stessa, discutendo qualche numero in meno di personale o trattando qualche incentivo in meno, in cambio di qualche ora di cassa integrazione in più. Il problema è quello di elaborare e presentare un vero piano industriale e di sviluppo che prenda atto della forte concorrenza del traffico domestico (low cost e alta velocità ferroviaria) e contemporaneamente investa sul medio e lungo raggio con nuove rotte e nuovi aerei, valorizzando le grandi professionalità dei nostri dipendenti”.

“Ho l’impressione – conclude – che i tre ministeri (Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Lavoro) non siano in grado di affrontare una crisi di questa portata. Ecco perché il mio appello è direttamente rivolto al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni che conosce bene le questioni legate all’Alitalia avendole seguite, approfondite e affrontate quando ricopriva altri incarichi istituzionali”.

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