Picchiò fidanzata: condannato a venti anni

20 anni di reclusione a Maurizio Falcioni, il 35enne romano arrestato a febbraio dopo aver massacrato di botte la fidanzata 19enne, Chiara Insidioso Monda

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Condannato a 20 anni di reclusione Maurizio Falcioni, il 35enne romano arrestato a febbraio dopo aver massacrato di botte la fidanzata 19enne, Chiara Insidioso Monda. L’uomo era accusato di tentato omicidio e maltrattamenti. Pochi giorni fa la giovane, che si trovava ricoverata all’ospedale San Camillo, dopo undici mesi ha iniziato a risvegliarsi dallo stato di coma.

L’APPELLO DEL PADRE – «Visto che ora mancano poche ore dalla sentenza su quell’essere … voglio pubblicare la foto di come è stata ridotta Chiara… solo per ricordare che la vittima sarà per sempre lei… e soprattutto che lei non avrà possibilità di scegliere il modo in cui guarire…. mentre lui ha possibilità su possibilità grazie alle nostre leggi che difendono questi esseri senza dignità!!!». Questo il padre di Chiara Insidioso che sta facendo il giro del web

LA FOTO – Il padre ha pubblicato l’immagine della ventenne la sera prima dell’udienza al processo per tentato omicidio, che vede imputato l’ex convivente della ragazza Maurizio Falcioni, 35 anni. E venerdì mattina la pm Elena Neri ha chiesto per Falcioni 20 anni, in rito abbreviato, con l’accusa di maltrattamenti e tentato omicidio. Oggi potrebbe arrivare la condanna.

LE CONDIZIONI DI SALUTE – La ragazza il 4 dicembre è stata trasferita dal San Camillo dove era stata ricoverata in coma profondo, all’unità di risveglio del Santa Lucia, dove è entrata in uno «stato di minima coscienza» e «ha intrapreso un percorso di riabilitazione». «Chiara guarda e sorride ai famigliari» aveva dichiarato il direttore della Neurochirurgia del San Camillo- Forlanini Alberto Delitala il giorno in cui ha dimesso la ventenne. «È finito un percorso fatto di numerosi interventi. Chiara è sulla strada della salvezza rispetto alla possibile perdita della vita».

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