Ancora una volta le intercettazioni hanno giocato un ruolo chiave nell’inchiesta Mafia Capitale. Il Corriere.it riporta così le prime parole emerse dalle telefonate tra Salvatore Buzzi, il braccio destro del nero Carminati e Franco Figurelli, all’epoca appartenente alla segreteria del presidente del consiglio comunale Mirko Coratti.
LE INTERCETTAZIONI – “Se la mucca non mangia non può essere munta”; “La mucca tu la devi mungere, però gli devi dà da mangià”; “La mucca può essere munta solo se mangia”. Secondo l’accusa che ora li ha portati in carcere, Figurelli e Coratti ricevevano un vero e proprio “stipendio” per mettere le proprie funzioni al servizio del gruppo criminale. In un’altra conversazione intercettata, dopo un lungo elenco di nomi e di cifre lo stesso Buzzi, afferma: “Perché noi pagamo tutti, come vedi”. Da queste parole emergerebbe il carattere di trasversalità del duo Carminati-Buzzi.
E il 17 novembre scorso, appena 15 giorni prima di essere arrestato nell’operazione del 2 dicembre, proprio Buzzi si riferiva così all’Amministrazione Marino: “Noi comunque … ti dico una cosa… lui (Marino ndr) se resta sindaco altri tre anni e mezzo, con il mio amico capogruppo ci mangiamo Roma”.
I SOLDI – L”ex presidente dell”Assemblea capitolina di Roma, Mirko Coratti, arrestato nell”ambito dell”inchiesta di Mafia Capitale, secondo il gip Flavia Costantini, che ha firmato l”ordinanza, ha ricevuto da Buzzi, “che agiva previo concerto con Carminati e in accordo con Di Ninno, Cerrito e Caldarelli, promesse ed erogazioni continuative di denaro e altre utilita” a contenuto patrimoniale, tra le altre: la promessa di 150.000 euro, la somma di 10.000 euro, erogata alla associazione Rigenera, l”assunzione presso la cooperativa 29 Giugno di persona indicata da Coratti”, si legge nell”ordinanza. Per il gip, Coratti ha posto “la sua funzione di consigliere comunale e di presidente dell”assemblea comunale al servizio dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi nonche” nel porre in essere specifici atti contrari ai doveri del suo ufficio, consistenti anche nel: facilitare sul piano politico-istituzionale l”aggiudicazione di gare indette da Ama a soggetti economici del gruppo di Buzzi, tra le altre la gara n. 30/2013 riguardante la raccolta del multimateriale; concorrere alla formazione del consenso politico e istituzionale necessario alla conferma nella qualita” di dg di Ama spa, controllata da Roma Capitale, Fiscon, a fronte di una iniziativa dei vertici dell”amministrazione intesa alla sua sostituzione; concorrere alla destinazione di fondi di provenienza regionale al X Municipio”.