M5S contro lo stadio dell’AS Roma: ecco i tre rischi del progetto

Secondo il gruppo capitolino del Movimento 5 Stelle il progetto non può essere realizzato

0
1348

Mentre i tifosi giallorossi attendono trepidanti l’ok definitivo della Regione Lazio all’inizio dei lavori per costruire il nuovo stadio dell’As Roma, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo getta pesanti ombre sulla fattibilità del progetto. Il gruppo capitolino del M5S, infatti, con un comunicato stampa, ha affermato di non soltanto di non rilevare nella costruzione dello stadio alcun “pubblico interesse bensì l’interesse privato di alcuni”, ma anche che, dando il via ai tanto attesi lavori, si andrà incontro a tre diversi tipi rischi. Di natura economica, in primis. Ma anche geologici e legati alla viabilità. “Abbiamo letto le oltre 7000 pagine del progetto definitivo del nuovo stadio della A.S. Roma – si afferma nella nota –, presentato in Comune dalla società lo scorso 15 giugno. Abbiamo constatato, leggi e Codice dei Contratti alla mano, che di definitivo purtroppo non vi è nulla”.

I RISCHI ECONOMICI – Per i grillini capitolini “esiste ed è significativo il rischio che i costi lieviteranno in modo spropositato pesando sulle tasche dei cittadini. Nulla a che vedere con le giuste aspettative dei tanti tifosi romanisti. Il fatto gravissimo è che in assenza di un vero progetto definitivo resta indecifrabile l’entità dei costi reali dell’opera”.

I RISCHI GEOLOGICI – Manca infatti una parte importante relativa ai sondaggi geologici sull’area di costruzione, con la conseguenza che sono carenti o mancanti anche il calcolo delle strutture e degli impianti.

I RISCHI DI VIABILITÀ – “Insieme ad altri importanti elementi del progetto, inoltre – proseguono –, manca del tutto la relazione in merito agli interventi di viabilità, considerati come elemento essenziale del pubblico interesse all’opera, sull’asse viario via del Mare/via Ostiense”.

UN PROGETTO “NON REALIZZABILE” – In assenza dei suddetti prescritti elementi di definizione dell’opera, il progetto in questione non potrà essere ritenuto né definitivo né poi esecutivo, e un’opera senza progetto esecutivo non può essere realizzata. Ma non vi potrà essere neanche il permesso a costruire delle istituzioni locali né tantomeno potrà essere oggetto di bando di gara europeo, obbligatorio per le opere di pubblico interesse, come previsto dal Codice dei Contratti e dal suo regolamento di attuazione.”

L’ITER DELLO STADIO – Dopo la consegna del progetto definitivo da parte del club giallorosso al Comune, il 15 giugno scorso, c’era stato, il 24 di quel mese, un vertice al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui avevano partecipato il ministro Graziano Delrio, il responsabile del progetto Mark Pannes, l’imprenditore e costruttore Luca Parnasi, il sindaco Ignazio Marino e gli assessori Guido Improta (Mobilità) e Giovanni Caudo (Urbanistica). Entrambe le parti erano rimaste soddisfatte dall’incontro. Il Campidoglio sta effettuando le sue verifiche e, nel giro di poche settimana, porterà il progetto in Regione che, a sua volta, convocherà la conferenza di servizi per acquisire i pareri delle autorità competenti. Entro sei mesi dovrebbe arrivare il via libera definitivo. O, come auspicato dai 5 Stelle, lo stop.

 

[form_mailup5q lista=”as roma”]

[form_mailup5q lista=”campidoglio”]

È SUCCESSO OGGI...