Comunità ebraica, Pacifici: «Non abbiamo paura»

Dopo quanto accaduto in Francia, il presidente interviene sulla pagina Facebook del mensile Shalom

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roma sinagoga museo ebraico

La comunità ebraica parigina è seriamente preoccupata dopo quanto avvenuto ieri al supermercato HyperKosher dove molti ebrei erano presenti  per gli acquisti dello Shabbat. Tanto preoccupata che per voce di qualche suo esponente si sente assediata e per un futuro, che vede sempre più minaccioso, ipotizza una lenta emigrazione in Israele.

PREOCCUPAZIONE – Una preoccupazione che riguarda anche il futuro politico della Francia nel caso che alle presidenziali prevalga Le Front National di Marie Le Pen spesso tacciato, almeno nelle sue frange estreme, di antisemitismo. Le preoccupazioni non mancano nemmeno in Italia e in particolare a Roma dove la comunità è molto presente, come dimostra il pacato intervento sulla pagina Facebook del mensile Shalom, del presidente della Comunità Riccardo Pacifici.

IL MESSAGGIO – «No, non abbiamo paura. Noi viviamo in uno stato di emergenza del 1972. Così come non pensiamo di incrementare la sicurezza. Siamo cresciuti con le forze di polizia fuori le nostre scuole. Siamo disgustati difronte a ciò che sta accadendo – aggiunge – esattamente come tutti i cittadini europei. L’Europa si sta svegliando ora nonostante i gravi attacchi che abbiamo subito».

Pacifici parla dei fatti di Tolosa, di Bruxelles e sottolinea come il modus operandi «è lo stesso». «C’è in atto un’azione ideologica fanatica contro il mondo libero. Infine – conclude – facciamo nostro l’appello delle Istituzioni sia francesi che italiane per reprimere con ogni mezzo questa deriva di violenza e odio». «Ma questa – conclude Pacifici – non è una guerra all’Islam».

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