Prime difficoltà di Nicola Zingaretti in vista della colazione che dovrebbe sostenerlo alle prossime elezioni regionali, infatti margine di un evento a Cittareale (Rieti) sull’incontro avuto ieri con Sinistra Italiana in vista della competizione di marzo del prossimo anno ha detto «ieri c’è stato l’incontro con Sinistra Italiana, pensavo fosse andato bene, purtroppo ho letto il comunicato stampa fatto da Sinistra Italiana dopo l’incontro e c’è un giudizio liquidatorio, sostanzialmente di tutta l’esperienza di questi 5 anni, su tutte le politiche che la Regione ha messo in campo, sulla sanità sui trasporti ecc. Quindi, purtroppo, penso non sia andato bene perché, ripeto, è un giudizio molto severo e liquidatorio dell’esperienza di governo di questi 5 anni. Ora vedremo come fare, ma per dire la verità il giudizio dato da Sinistra Italiana dopo l’incontro è molto severo».
Va ricordato che da mesi il vice presidente Massimiliano Smeriglio gli ha garantito il gruppo dei suoi consiglieri arancione alla Pisana orientati dal Pisapia pensiero tentando di coprirgli il fianco sinistro della coalizione.
Sabato, inoltre, Massimo D’Alema nel corso di una manifestazione di articolo Uno Mdp aveva fatto intendere il sostegno degli scissionisti del Pd alla campagna di Zingaretti.
Oggi alla Pisana Mdp conta un unico consigliere Riccardo Agostini che potrebbe anche correre per venire riconfermato.
Tuttavia imbastire una coalizione larga con soggetti della società civile e pezzi della sinistra/sinistra non appare così semplice. Per di più il governatore viene sostenuto da un Pd che, almeno a Roma, ha subito una mutazione sia in termini di iscritti che di capacità di tradizionale radicamento sul territorio, come dimostra il ripescaggio last minute per le elezioni a Ostia e al X municipio dell’ex consigliere settantenne Athos De Luca.
Insomma una situazione politica radicalmente mutata e al minimo tripolare rispetto alla competizione del 2013 che vide la netta vittoria di Zingaretti sul candidato del centro destra Storace dopo le dimissioni di Renata Polverini.
Una situazione complicata che darebbe vincente il governatore contro la on. Lombardi dei 5stelle sempre che la destra non trovi rapidamente la quadra per un suo candidato.
Se poi il sindaco Sergio Pirozzi dovesse presentare una sua lista come prova di forza per indurre il centro destra a convergere su di lui, la situazione si complicherebbe ulteriormente.
Giuliano Longo