In una nota congiunta della Sezione Italia Nostra Etruria e il Comitato
per il diritto alla mobilità di Tarquinia contestano le affermazioni del
deputato Mauro Rotelli riguardo alla SS 675 Orte-Civitavecchia. “Sono
ormai quotidiane – precisano le due organizzazioni – le dichiarazioni
del deputato Mauro Rotelli sui mezzi di comunicazione con le quali si
auto-attribuisce, con grande convinzione, il merito di un fantomatico
impegno del governo a completare la trasversale SS675 Orte –
Civitavecchia nel tratto Monteromano- Tarquinia. Noi che questa vicenda
la conosciamo bene e ancor meglio la monitoriamo da molto vicino
intendiamo fare chiarezza sulle diverse e disinvolte approssimazioni. Il
9 dicembre, nel suo ultimo comunicato sul tema, Rotelli afferma infatti
che alla Camera dei Deputati è stato approvato un suo ordine del giorno
che “impegna il governo a completare la trasversale Orte – Civitavecchia
accelerandone la conclusione…”.
Ebbene, intanto l’ordine del giorno presentato recita in modo diverso
da quanto esposto sulla stampa e cioè: “… impegna il governo a
valutare la necessità di portare a completamento la realizzazione della
trasversale…”. Chiunque abbia dimestichezza con la lingua italiana e
sia dotato di onestà intellettuale riconosce la sostanziale differenza
tra “impegno a completare” ed un più furbesco “impegno a valutare la
necessità di portare a termine”… ma questo l’onorevole preferisce
nasconderlo tra le pieghe nel suo comunicato stampa…Ma c’è di più e
forse di peggio… Un titolo sulla stampa locale riferisce, senza
sollevare alcun dubbio, di un fantomatico impegno da parte del governo
gialloverde al completamento della superstrada; peccato però che
l’ordine del giorno 9/1334-AR/233 non sia mai stato messo in
votazione..Il Sottosegretario Massimo Garavaglia ha infatti accolto
l’ordine del giorno come raccomandazione. L’ordine del giorno è stato
declassato dal Governo a semplice raccomandazione e la differenza dal
punto di vista formale e sostanziale non è affatto da poco. Infatti
l’istituto della “raccomandazione” (che neppure esiste nel regolamento
parlamentare) è considerato – scrive Italia Nostra Etruria – un atto di
mera perorazione che il Governo accoglie ma che non ha alcun carattere
vincolante. Ma non ci stupisce questa corsa alla auto attribuzione di
meriti da parte di chi ben poco è stato presente quando ciò realmente
sarebbe servito ad un più proficuo dialogo con i cittadini che dice di
voler rappresentare. La prova provata che la politica è ben lontana
dall’ascolto e dalla comprensione del territorio è proprio nella assenza
di tutti questi neo salvatori della viabilità proprio nei momenti in cui
queste decisioni si dovevano e si potevano prendere con la
collaborazione ed il consenso degli abitanti su cui i pesanti esiti di
quest’opera ricadranno. Invece noi c’eravamo e ci siamo sempre stati sin
dall’inizio, sin dai primi colloqui con ANAS, sempre sorda ad ogni
possibile interlocuzione, fino ai ripetuti incontri con gli
amministratori comunali, regionali e con tecnici e politici dei
Ministeri competenti a cui sono state espresse continuamente le pesanti
criticità ambientali (sottolineate con due secchi NO alla procedura di
compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente) e di
viabilità, di cui puntualmente abbiamo dato fedele riscontro ed
informazione alla popolazione. Ebbene non abbiamo MAI incontrato nelle
sedi in cui era importante esserci l’onorevole Rotelli che ora ricerca
visibilità sui mezzi di informazione ed in eventi pubblici con un
ingombrante presenza attestandosi ormai in prima persona l’ancora
affatto scontato risultato del completamento della trasversale nella
Valle del Mignone (sic…).
Questo affaccendamento inoperoso ci ricorda da vicino la celebre favola
della mosca cocchiera che volteggiando sulle teste dei cavalli che
faticosamente tiravano su una ripida salita un pesante carro, all’arrivo
si attribuiva trionfante tutto il merito della fatica. Dica piuttosto
Rotelli ai Tarquinesi come pensa di risolvere il problema
dell’isolamento in cui la realizzazione del tracciato verde nella Valle
del Mignone lascerebbe Tarquinia. Questo tracciato infatti non prevede
alcuno svincolo per i nostri concittadini che, per arrivare a Monte
Romano saranno condannati per sempre a percorrere quella Aurelia Bis che
tutti definiscono pericolosa e mortale ma che nessun politico, Rotelli
in primis, ha mai fatto nulla per mettere in sicurezza. Consideriamo
colpevole ed irriguardoso nei confronti dei cittadini di Tarquinia un
disinteresse così evidente verso le sorti di una città che ha già pagato
un forte isolamento a seguito di una folle politica di errata
localizzazione degli svincoli della autostrada Tirrenica verso il paese,
con una viabilità complanare cervellotica progettata nella zona
industriale, che ha di fatto allontanato tutto il turismo di transito
che prima vi accedeva con facilità e che oggi invece sfreccia senza
sosta nelle corsie autostradali senza più un’ agevole possibilità di
ingresso in città. Per buona memoria ricordiamo all’onorevole Rotelli
che il sindaco che ha promosso fortemente quella scelta l’ha
pesantemente pagata con il recente drammatico crollo dei consensi
elettorali suoi e del suo partito politico. Rimaniamo in attesa del 19
Dicembre, il giorno fissato per la sentenza del Tar, che deciderà se il
tracciato verde sia davvero l’unica soluzione al completamento della SS
675 Orte Civitavecchia. Siamo convinti infatti che per completare questa
“grande opera”, vecchia di 40 anni, non sia necessario distruggere un
ecosistema, come quello della Valle del Mignone; esistono ALTERNATIVE
ambientalmente ed economicamente più sostenibili, a partire dalla messa
in sicurezza dell’attuale SS1Bis, dopo l’aggiramento di Monteromano.
Tarquinia ha già dato -troppo in termini di servitù per grandi opere,
ora è necessario che ci si occupi delle soluzioni utili più al
territorio che alla politica degli appalti ad ogni costo”.