La7: a Futbol Scanzi convince ma non vince

In questa sede non è così antipatico, ma perde un po' della sua "vivacità"

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Io non l’ho mai sopportato, Scanzi. Potevo tollerare l’ego a due piazze, ma il look da bullo di paese mi ha sempre irritato, specie quando era ospite in templi come Porta a Porta o dalla Gruber.

DIO NE SCANZI: FENOMENOLOGIA DI UN TUTTOLOGO – Ecco, già solo ad aver scritto così, affiorano alla mente i confronti. Per saperne di tutto, o meglio aver diritto a dire la tua su tutto, per me devi essere almeno Umberto Eco compianto. O Furio Colombo. Insomma, come dicevano le nonne, hai voglia a mangiar patate. E la musica e il vino e il formaggio e le donne. I piedi delle donne. Sa tutto lui, Andrea Scanzi, capisce tutto lui. Lui non esprime pareri, lui pontifica. Lui non polemizza, stronca.

È quasi un piacere vederlo a confronto, o meglio dire in rissa con l’altro ipodotato dell’ego, Filippo Facci. Hanno cominciato a farsi dichiarazioni d’amore già nel 2012 in un memorabile confronto ospiti da Cristina Parodi. Poi Facci accusa Scanzi di avere problemi con Cruciani perché questi soffre della sua stessa malattia, l’ego ipertrofico. Sua di chi, verrebbe da chiedere eh? E giù di frecciate al curaro, menzionando anche quell’altra delicatissima penna della Lucarelli in quanto partner dell’uno e poi dell’altro.

Altro che mala tempora, questi hanno il tono e gli argomenti delle vaiasse napoletane, soltanto che non si prendono per i capelli perché ci tengono (e forse ci spendono) troppo. Eh sì, altro tema aulico di discussione Scanzi – Facci sono i capelli di quest’ultimo, curatissimi e mesciatissimi che manco Jennifer Lopez. Devo dire che nelle nobili querelle moro vs. biondo, seppure mesciato, ho sempre parteggiato per quest’ultimo. Forse perché amo i dolcevita o perché ho un debole per le mandibole sbilenche alla Severgnini. E tutti quegli anelli alle dita di Scanzi li trovo francamente orribili. Tout-court.

LA RIVINCITA DEGLI ANTIPATICI – Insomma, quando lo vedo in tv cambio canale dopo due secondi, però a volte arrivo stanca alla sera, non ho prontezza col telecomando e mi inchiodo. Stavolta è toccato a Futbol su La7. Mi sono soffermata iniziando un conto alla rovescia sui 30 secondi che avrei retto Scanzi parlare di calcio. E invece sono rimasta. Sarà stata la presenza di quell’altro raffinatone di Serse Cosmi con i jeans stracciati come un dodicenne o forse le scarpe fetish della coconduttrice, ma sono rimasta a guardare.

Con un po’ di pietà per Marino Bartoletti che con la sua enciclopedica preparazione eccede in buonismo e che in mezzo a siffatti elegantoni sembrava il capitano di un panfilo. Insomma seguo il “dibattito” su Icardi, il montaggio dei servizi e mi accorgo che in questa sede non è così antipatico. E quindi è inutile, anche se fa un 2,65% di share. Se questo doveva essere il passaggio alla tv dei grandi, dopo Reputescion su La3 e i temi “social”, ci si poteva aspettare qualcosa di più. Magari anche di peggio, ma un po’ meno banale…

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