Rai Uno, Petrolio: inchiesta sui rifiuti. L’oro nel cassonetto

Tra esempi negativi ed esempi positivi: la situazione dell'Italia

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Giovedì 11 maggio alle ore 23.20 su Rai Uno andrà in onda una nuova puntata di Petrolio

Nel 2015 ogni italiano ha prodotto, mediamente, 488 chili di rifiuti per un totale di 29,5 milioni di tonnellate in tutto il Paese che vanno a riempire ogni giorno i cassonetti sotto casa, quando ci sono. Eppure il cassonetto dell’immondizia è ciò che più si avvicina a una miniera d’oro.

Metalli, carta, vetro, plastica, frazione organica, se fossero raccolti bene, consentirebbero un risparmio di 6 miliardi e mezzo di euro sulle importazioni di materie prime dall’estero. Che i rifiuti siano oro lo sanno anche le organizzazioni criminali che sfruttano la mancanza di gestione delle amministrazioni: il business dell’ecomafia è di 19,1 miliardi di euro.

Petrolio, il programma di approfondimento condotto da Duilio Giammaria, va questa volta alla ricerca de “L’oro nel cassonetto”, un viaggio che parte dalle discariche della Capitale per arrivare ai traffici illegali nel porto di Napoli fino agli esempi virtuosi come quello del comune di Capannori, in provincia di Lucca, dove è stata lanciata la Strategia Rifiuti Zero.

Perché il presupposto per gestire e sfruttare bene i rifiuti è un cambio di paradigma: va ripensato il sistema economico verso un’economia di tipo circolare, un’economia in grado di rigenerarsi da sola, dove i rifiuti di qualcuno sono risorsa per qualcun altro: una rivoluzione copernicana che creerebbe 590 mila posti di lavoro dicono le stime dell’Unione Europea che ha già impegnato oltre 650 milioni di euro per incentivare l’economia circolare.

Di sicuro un primo passo importante, ma poi ci vogliono innovazione e ricerca per ripensare il sistema produttivo e riprogettare prodotti disegnati in modo che durino nel tempo o che siano completamente riciclabili. E pochi sanno che accanto al caos di questi giorni, l’Italia è un’avanguardia mondiale, un esempio di eccellenze e modelli produttivi: dai fondi di caffè che diventano concime per funghi, alle scaglie di plastica che si trasformano in maglioni di pile, fino a scoprire che Milano è la prima città al mondo per estensione della raccolta rifiuti porta a porta o che nell’area di Treviso un sistema integrato di gestione sostenibile ne fa la provincia italiana a rifiuti zero più grande d’Italia.