23° Acea Maratona di Roma, gli atleti di Kenya ed Etiopia favoriti

Folta anche la pattuglia degli italiani, con Giorgio Calcaterra che domenica taglierà il traguardo delle duecento maratone corse

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I partecipanti alla Maratona di Roma 2017
23° Acea Maratona di Roma, gli atleti di Kenya ed Etiopia favoriti

Gli attesi protagonisti della 23° Acea Maratona di Roma del 2 aprile sono arrivati nella Capitale. Etiopi e keniani, i favoriti della vigilia, già da due giorni si stanno allenati a Villa Pamphili e domani, alle 16.30, saranno protagonisti al Marathon Village dove verranno presentati al pubblico. Oggi, intanto, i più accreditati per il successo sono stati presentati alla stampa al Crowne Plaza Rome St. Peter’s.

La sfida sarà tra i due paesi africani che da anni monopolizzano il podio a Roma: nell’albo d’oro, su 21 edizioni, il Kenya ha vinto 13 volte tra gli uomini e 3 tra le donne, mentre l’Etiopia si è imposta 6 tra gli uomini e 7 tra le donne.

LA GARA MASCHILE

Sulla linea di partenza si presenterà il terzo dello scorso anno, il keniano Dominic Kipngetich Ruto: il 26enne era partito come “lepre”, ma poi continuò a correre e salì sul podio con il suo primato di 2:09:28. «Quest’anno punto a vincere», ha messo subito le cose in chiaro.

Per lui non sarà facile, perché in gara c’è un atleta che nella sua carriera ha corso in 2:06:22, cioè sotto l’incredibile soglia dei 3′ al chilometro per l’intera maratona: il favorito sarà l’etiope Assefa Adane Bentayehu, 23 anni, che guiderà la “pattuglia” del suo paese, che comprende anche Dereje Raya Tadesse (PB 2:08:46), Shura Tola Kitata (PB 2:08:53) e Mesfin Teshome Bekele (PB 2:09:24). “Sono contento di essere qui a Roma, punto a fare il massimo”, spiega Bentayehu.

Il Kenya, oltre a Ruto, cercherà di bissare il successo dello scorso anno (vinse Amos Kipruto in 2:08:12) con Barnabas Kiptum (PB 2:09:21) e con Benjamin Kipngetich Bitok, che nonostante il suo primato non di primissimo livello (2:10:41) è un vincente e ha trionfato in una dozzina di maratone, soprattutto in Francia. Come ormai succede da anni in tutte le maratone del pianeta non mancheranno le sorprese, con un’altra decina di atleti in corsa per il successo.

L’ITALIA ALL’ACEA MARATONA DI ROMA

A difendere i colori italiani ci sarà il campione nazionale in carica, il 42enne Ahmed Nasef, marocchino di nascita ma monzese da quasi vent’anni. Nasef ha corso in carriera più di 40 maratone e ha un personale di 2:10:59, ottenuto in Cina. «Correre a Roma per me è il coronamento di un sogno – racconta – Sono ben preparato, vorrei ottenere un buon piazzamento».

Un saluto l’ha dato anche il romano Giorgio Calcaterra, classe 1972, che domenica taglierà il traguardo delle duecento maratone corse. «La maratona di Roma è sempre un’emozione per me – ha detto – Il percorso è favoloso e gli organizzatori sono stati bravi a trovare un tracciato che, nonostante i sette colli, è velocissimo, tanto che qui ho sempre fatto i miei tempi migliori».

Il primato della corsa è di Benjamin Kiptoo Kolum con 2:07:17, stabilito nel 2009, il miglior tempo mai corso sul suolo italiano in una maratona.

LA GARA FEMMINILE

Lo scorso anno, quando taglio il traguardo per prima a sorpresa in 2:28:49, indossava il pettorale F11. Anche quest’anno, con un po’ di scaramanzia, l’11 sarà il numero di Rahma Tusa, che è di diritto la grande favorita della corsa. «Voglio vincere e migliorare il tempo dell’anno scorso» ha detto Tusa.

Anche in campo femminile la sfida sarà tra Kenya ed Etiopia. Etiope è la migliore in corsa, Wude Yimer Ayalehu (PB 2:27:08), che ora si cimenta sulla maratona ma alcuni anni fa era una delle migliori atlete della pista, tanto da vincere un bronzo mondiale sui 10.000 a Berlino nel 2009.

Nonostante la sua lunga esperienza internazionale, Ayalehu non si è sbilanciata: «Preferisco parlare dopo la gara – ha detto – prima vincere, poi parlare». Tra le favorite anche le connazionali Konjit Biruk Tilahun (PB 2:28:11), Halima Hussen Kayo (2:33:26) e Abeba Tekulu Gebremeskel (PB 2:30:18). Due le keniane che potranno rovinare la festa all’Etiopia, cioè Esther Chemtai Ndiema (PB 2:28:37) e Beatrice Chelagat Cherop (PB 2:31:07).

Il primato della corsa è il 2:22:53 con cui nel 2008 ha vinto la russa Galina Bogomolova. Anche in questo caso si tratta del miglior risultato in una maratona italiana.

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