Al fine di assicurare, nel rispetto del segreto investigativo e dei diritti delle parti coinvolte, il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, comunico che questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del comandante della polizia locale di Fonte Nuova (RM), emessa dal GIP del Tribunale di Tivoli dott. Alberto Cisterna, su richiesta della Procura della Repubblica, per truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato e altri reati.
Le indagini, svolte con estrema professionalità dai Carabinieri di Monterotondo, hanno consentito di verificare che l’indagato, dopo aver timbrato il cartellino marcatempo, invece di espletare le sue funzioni, trascorreva sistematicamente il pomeriggio presso la propria abitazione o attendeva alle proprie esigenze personali.
Inoltre, l’orario di servizio prolungato anche di pomeriggio faceva maturare all’interessato il diritto alla fruizione del buon pasto senza che ne sussistessero di fatto le condizioni.
L’indagato faceva rientro in tarda serata presso gli uffici comunali esclusivamente per timbrare il badge in uscita.
Inoltre, in diverse circostanze ometteva di timbrare il cartellino, compilando a posteriori lo “specchio delle mancate timbrature”, con il quale asseriva falsamente di aver svolto orari di servizio mai eseguiti.
Nel medesimo contesto i carabinieri accertavano che l’indagato più volte si faceva accompagnare con l’auto di servizio nel tragitto ufficio – abitazione
Nell’ordinanza cautelare il Gip, nel ritenere fondato il quadro accusatorio prospettato dalla Procura, evidenzia che le “modalità d’azione” dell’indagato “sono gravi e obiettivamente allarmanti, soprattutto perché poste in essere …con assoluta sfrontatezza”.
Va segnalato che il Commissario Straordinario del Comune di Fonte Nuova ha già provveduto ad adottare nei confronti dell’indagato un provvedimento di sospensione cautelare dal servizio con contestuale avvio di procedimento disciplinare all’esito di un servizio giornalistico andato in onda il 13 dicembre 2016, mentre le indagini dirette da questa Procura erano in pieno svolgimento (con servizi di osservazione dei Carabinieri e attività di altra natura), ma non erano ancora completate.
(foto d’archivio)