Borriello shock: “Lasciai la Roma schifato”

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Soltanto pochi giorni fa si parlava di una intrigante suggestione per l’attacco della Roma. Dopo le sue ultime dichiarazioni, però, difficilmente si trasformerà in realtà. Marco Borriello, attaccante del Cagliari con un passato in giallorosso, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Premium Sport in cui ha rivelato alcuni particolari della sua esperienza alla Roma. Che se da un lato gli ha regalato gioie, gol e il rispetto da parte dei tifosi, dall’altra lo ha segnato. Soprattutto nei prestiti “obbligati” in giro per l’Europa.

Al Milan – ha spiegato Borriello – minacciarono di escludermi dalla lista Champions, così con un po’ d’orgoglio mandai tutti al diavolo e andai a Roma firmando un contratto importante da 5 anni. A Trigoria ebbi un’accoglienza importante, iniziai da Dio, segnai 17 gol in 6 mesi. Poi esonerarono Ranieri e arrivò Montella, sbagliai un rigore in Champions League, si creò polemica intorno a me e io fui messo fuori, eppure ero il capocannoniere della squadra. In quel periodo ci fu il cambio di proprietà, Sabatini disse subito che io ero un problema a iniziai a girovagare“.

Alla Juve – prosegue Borriello – segnai un gol importante al Cesena, ma tra contratto importante e cartellino decisero di investire su altri. Andai al Genoa e segnai 12 gol, così tornai a Roma, fui protagonista delle 10 vittorie consecutive, ma a gennaio tornò Destro e loro mi dissero che sarei stato il terzo attaccante. ‘Ma come? – dissi – Sono stato titolare finora!’. Mandai tutti al diavolo, accettai la prima squadra che uscì fuori. Ero schifato da tutto e me ne andai al West Ham, ma a marzo mi feci male. Tornai per l’ultimo anno a Roma, feci 7 mesi senza fare una partita e l’anno dopo feci 3 mesi di vacanza per staccare completamente, ma allenandomi”.

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