Stadio Roma, tutto rinviato di un mese. Opposizioni sul piede di guerra

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La conferenza dei servizi tra Campidoglio, Città Metropolitana, Regione Lazio e Governo, ha approvato la richiesta di sospensione di 30 giorni della conferenza dei servizi sullo stadio della AS Roma come richiesto dal Comune.  Il motivo accordato è stato la necessità di ulteriori approfondimenti.
“Il rinvio di un altro mese per decidere in Conferenza dei Servizi il destino dello Stadio della Roma è l’ennesima vergognosa melina della Giunta di irresponsabili guidati da Virginia Raggi. Tutto sembra preludere al definitivo accantonamento del progetto; si gettano così a mare decine di migliaia di posti di lavoro, opere pubbliche che servono al territorio e un progetto che innalzerebbe la visibilità della nostra Capitale nel mondo. E’ una scelta ideologica populista contro Roma e i romani, ogni giorno supportata da nuove scuse. L’ultima è quella sui rischi di esondazione nell’area dell’ippodromo di Tor di Valle, area che da sempre ospita moltitudini di spettatori e che, proprio in ragione delle opere di messa in sicurezza previste dal progetto, vedrebbe scongiurato ogni rischio di questo tipo. Roma si sta spegnendo, si sta perdendo una quantità enorme di posti di lavoro. Le vertenze di Almaviva, Sky, Carrefour ed ora Alitalia stanno dando vita ad un declino occupazionale senza precedenti. Ma all’incapace Raggi e al confuso Berdini tutto ciò non interessa. Allora si dice no a tutto: allo Stadio, alle Olimpiadi, alle Torri dell’Eur, alla riqualifica dell’ex Fiera e a qualsiasi evento. Roma è teatro di una guerra fra bande nel M5S, della diatriba tra la Lombardi e la Raggi che la blocca su ogni fronte e la affonda, sotto la guida di questi incapaci, irresponsabili amministratori da operetta”. Così, in una nota, Marco Miccoli, deputato del PD.
“Il Comune di Roma ha ottenuto oggi  l’ulteriore proroga di 30 giorni dei lavori della Conferenza dei servizi sul nuovo stadio della Roma. Per il M5S si aprono i tempi supplementari per la realizzazione dell’opera, ma se si dovesse arrivare ai rigori i romani questa volta li impallineranno. Si tratta, infatti, dell’ennesima pretestuosa messinscena  della sindaca Raggi e della  compagine ‘grillina’ rissosa e divisa. Il M5S è ideologicamente in contraddizione con il programma elettorale e con un progetto che garantisce consistenti finanziamenti in opere pubbliche, sviluppo economico, sportivo  e qualche migliaio di posti di lavoro in più per la città.  Roma non può essere ostaggio dell’immobilismo e delle dispute interne al movimento di Beppe Grillo. Sul progetto dell’impianto di Tor di Valle la confusione in Campidoglio regna sovrana, non si capisce più chi decide e cosa. Lo stesso Berdini da settimane narra storie differenti passando dalla realizzazione del solo stadio, al  taglio delle cubature del progetto,  al rispetto del PRG  e fino alla cancellazione dell’opera. Da quasi otto mesi la giunta Raggi si è insediata in Campidoglio e ancora non è riuscita a trovare una linea coerente sul progetto dell’architetto Daniel Libeskind. E’ inconcepibile che dopo tutti questi mesi  il M5S abbia ancora necessità di ulteriori analisi progettuali.  Inadeguatezza, inefficienza e immobilismo stanno  seppellendo la Capitale d’Italia e il nuovo stadio con Raggi sindaco rischia di rimanere nei sogni di tantissimi cittadini romani.”
E’ quanto dichiarato dal consigliere del Pd capitolino Marco Palumbo.
“Il Comune di Roma ha richiesto e ottenuto la sospensiva di 30 giorni dei lavori della Conferenza dei servizi sul nuovo stadio della Roma. Siamo di fronte all’ennesima ignobile melina della squadra grillina e della sindaca Raggi, evidentemente ancora prigioniera dei dissidi interni al Movimento 5 Stelle che sul progetto dell’impianto di Tor di Valle continua ad avere le idee piuttosto confuse. L’ennesimo esempio di inefficienza amministrativa che sta sotterrando l’immagine della Capitale d’Italia. Da par nostro, ribadiamo la bontà del progetto di stadio dell’As Roma quale opportunità di sviluppo economico e sportivo per la nostra città”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Urbanistica, Adriano Palozzi.
L’House of Cards alla amatriciana dei 5 Stelle al Campidoglio si riflette sui romani che si ritrovano una città abbandonata, sporca e insicura. Dopo 7 mesi di dossieraggi, polpette avvelenate, complotti, arresti la città è paralizzata.Hanno fatto perdere i soldi delle Olimpiadi, si avviano a far saltare lo stadio della Roma, e hanno la faccia tosta di celebrare l’atto ordinario di approvare il bilancio quasi fosse una gesto straordinario. Un disastro. A proposito se Virginia e i Raggi boys mandano a monte lo stadio della Roma il conto di eventuali cause lo mandano a Grillo e alla Casaleggio associati?”. Così Andrea Romano, parlamentare del Pd.

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