Lena e Ledori a Palestrina insieme per Zingaretti. «Una speranza e un futuro all’Italia democratica»

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“Si chiude un capitolo e si apre un nuovo percorso del centrosinistra in grado di dare una speranza e un futuro all’Italia democratica”. Così Rodolfo Lena, presidente della commissione Affari Istituzionali alla Regione Lazio e capolista nel collegio di Roma sud della lista “Piazza Grande” per Nicola Zingaretti, ha definito la nuova fase del Partito Democratico in vista delle primarie di domenica 3 marzo.

Venerdì 1 marzo presso Spazio Articolo Nove a Palestrina si è tenuto un incontro promosso dalla piattaforma Piazza Grande in vista dell’elezione del nuovo segretario Dem. Presenti oltre a Lena, ex sindaco della città prenestina, il segretario del circolo di Palestrina, Benedetto Cilia e il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori.

A introdurre il dibattito di fronte a una nutrita presenza di giovani e rappresentanti politici locali è stato proprio il segretario locale Cilia, che ha espresso il suo sostegno a Nicola Zingaretti. «Queste primarie – ha spiegato Cilia – rappresentano un’occasione unica per il rilancio del partito e per la nostra regione, per avere una forte rappresentanza nel futuro partito».

Nel suo intervento Lena ha gridato alla platea il suo “no a un partito della ztl, forte cioè nei centri e debole nelle periferie. Dobbiamo ricominciare a dialogare con gli operai e le persone comuni ma con un linguaggio nuovo.  Abbiamo sempre parlato di diritti – ha aggiunto il consigliere regionale – ma da domani credo che bisognerà battere i pugni anche sui doveri, tema di cui si è appropriato in questi anni il centrodestra. Immagino il futuro Pd come un partito in grado di dire in maniera chiara come la pensa su temi delicati come la legittima difesa o la Tav ad esempio. Credo che bisogna ripartire dai territori e dai problemi centrali dell’agenda politica italiana, mostrando ai cittadini una posizione chiara. Lo faremo – ha aggiunto Lena – in un modo diverso da questo Governo e dal centrodestra, rispettando i principi della democrazia per rilanciare un messaggio di speranza alle nuove generazioni».

Lucida e responsabile anche l’analisi del presidente Daniele Leodori che ha confessato di aver accettato la candidatura all’asseblea del Pd solo all’ultimo. «Ho voluto sempre assumere ruoli istituzionali tenendo ben distinto l’aspetto propriamente politico, anche per un senso di responsabilità – ha detto Leodori. Questa volta però è diverso. Il Pd è davvero a un crocevia importante: da queste primarie passa il futuro del partito e dei suoi valori. E questa volta c’è davvero bisogno di tutti per riuscire a portare a casa un risultato importante. Serve una riscossa – ha detto Leodori – che  ricominci da quella base che abbiamo dimenticato e che affondi le radici su nuove parole d’ordine come ecologia e infrastrutture. Due direttrici – ha aggiunto Leodori – che forse in passato potevamo collocare agli antipodi ma che oggi si integrano sapientemente per una nuova azione di sviluppo. Mancano 36 ore e volteremo pagina: facciamolo insieme per il bene di questo partito».

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