“Ritirare la maglia numero 10 di Totti? Sono valutazioni che non stanno né in cielo né in terra”. Non usa giri di parole il tecnico giallorosso Luciano Spalletti per esprimere la sua contrarietà alla richiesta avanzata da molti tifosi.
SPALLETTI CONTRARIO AL RITIRO DELLA MAGLIA NUMERO 10
Alla vigilia della sfida col Milan l’allenatore della Roma chiarisce il suo pensiero in modo piuttosto esplicito. “Se fossi io a gestire la società – spiega – la maglia resterebbe in vigore, viva, non morirebbe perché secondo me ritirarla è mortificazione, non esaltazione”.
L’IRONIA DEL TECNICO GIALLOROSSO
“È un modo di ragionare – prosegue – obsoleto, vecchio. E il bambino che sogna di vestirla gli togliamo questa soddisfazione? Per ricordarlo bene invece può scrivere in piccolo ’10 Totti’ dentro tutte le maglie. Questo è il mio pensiero”. “Poi magari la tolgono – aggiunge scherzoso – e mi tocca andare al cimitero per rivedere la maglia di Totti…”.
LA GESTIONE DEL CALCIATORE E QUELLA DEL CAMPIONE
Riguardo al silenzio di Totti sulle future scelte professionali Spalletti aggiunge: “Essendo nel momento più importante della sua carriera, ed essendo così attaccato alla Roma, vuole aspettare la fine del campionato e preferisce fare silenzio per dare tutta l’attenzione a questo finale di stagione. Ho sempre detto, poi, che la gestione del calciatore mi riguarda, la gestione della sua storia e del campione riguarda invece il presidente. E mi sembra che Pallotta pensi di averlo già fatto”.