Per la Nazionale di Rugby inizia la preparazione in vista del Sei Nazioni. Parisse e compagni si sono, infatti, radunati a Roma per iniziare la preparazione del torneo che, per i nostri ragazzi, partirà il prossimo 5 febbraio con la gara all’Olimpico contro il Galles, mente la seconda giornata vedrà l’Italia sfidare l’Irlanda sabato 11 febbraio, ancora a Roma. La prima trasferta sarà a Twickenham domenica 26 febbraio per la gara contro l’Inghilterra, mentre sabato 11 marzo si tornerà a giocare a Roma per il match contro la Francia. A chiudere il torneo 2016 la sfida di Murrayfield contro l’Irlanda, prevista per il 18 marzo.
Durante la conferenza di presentazione al salone d’onore del Coni, il commissario tecnico degli azzurri Conor O’Shea ha descritto le sue sensazioni in vista del suo primo Sei Nazioni alla guida del team azzurro.
«Non vediamo l’ora di iniziare questo Sei Nazioni – ha raccontato il ct dell’ItalRugby -. Al momento tutta la concentrazione dei ragazzi è finalizzata alla prima sfida contro il Galles, senza pensare alle successive. Quello che voglio è vedere una squadra che si renda conto che stiamo giocando per il futuro del rugby italiano. Ai ragazzi – continua l’allenatore – ho spiegato che il nostro movimento è a un bivio, abbiamo un potenziale molto forte, con molti giocatori giovani, ma anche ragazzi con grande esperienza e dobbiamo crescere. So bene che molti atleti vogliono vincere subito, ma per me adesso più che il risultato conta un passo in avanti nel gioco. Tra 2-3 anni abbiamo il Mondiale e voglio che gli Azzurri diventino la squadra contro cui nessuno vuole giocare contro».
Un Sei Nazioni che arriva dopo un tour autunnale che ha visto l’Italia ottenere una storica vittoria contro il Sud Africa al Franchi di Firenze, ma anche due sconfitte, quella prevedibile contro la Nuova Zelanda e quella meno prevedibile contro Tonga.
«Per quanto mi riguarda so bene che la mia responsabilità è portare l’Italia alla vittoria, ma al momento conta solo la prestazione che i ragazzi metteranno in campo. È stupido dire che vinceremo ogni partita, quello che voglio è che i ragazzi giochino con intensità e passione, rendendo i tifosi orgogliosi del gioco espresso in campo».
Paolo Pizzi