È una Roma che esce nel peggiore dei modi dai preliminari di Champions League. Dopo il pareggio per 1-1 nel match di andata di Oporto, l’undici giallorosso subisce una pesante sconfitta casalinga per 3-0 e deve dire addio alla massima competizione europea, con il danno economico che ne conseguirà per le casse del club.
Una partita iniziata subito in salita per i capitolini, che dopo 8 minuti si trovano in svantaggio per 1-0 con il gol di Felipe. Nel momento di massima spinta poi i giallorossi rimangono in 10 per l’espulsione di Daniele De Rossi, punito con il rosso diretto dal polacco Marciniak per un fallo violento sul numero due del Porto Maxi Pereira, e nella ripresa rimangono in nove, per l’espulsione, anche questa per rosso diretto, di Emerson Palmieri. Da lì la strada dei lusitani si fa in discesa e Layun e Corona fissano il punteggio sul definitivo 3-0.
«È un risultato difficile da digerire, per come è venuto e per tutte le fatiche fatte per arrivarci». È questo in sintesi il commento a caldo di mister Spalletti ai microfoni di Mediaset dopo la gara. «All’inizio abbiamo sbagliato la gestione della palla – continua il tecnico – il nostro obiettivo era fare in modo che la gara scorresse sui binari giusti, non ci siamo riusciti e loro sono passati subito in vantaggio».
Il tecnico della Roma commenta poi così le due espulsioni di De Rossi e Palmieri: «I tre rossi subiti nella doppia sfida pesano molto – prosegue il mister – sopratutto perché sono arrivati per delle ingenuità. A mio giudizio in due partite di Champions non si può rimanere in dieci al termine del primo tempo di gioco, ma io non cambierei nulla di quanto fatto da luglio ad adesso, cambierei in caso solo l’inizio di questa partita. Ora ci aspetta un periodo molto duro, in cui tutti metteranno il dito dentro la ferita – conclude Spalletti -. Dovremo tapparci naso, orecchie e occhi e far viaggiare le gambe per fare in maniera incredibile nel prossimo futuro».
Foto e servizio di Paolo Pizzi