La provincia nella morsa di sciopero e maltempo

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2005

Uno sciopero di ventiquattrore e un’allerta meteo per 36 ore. A questo si preparano Roma e i comuni della Provincia. Milioni di pendolari sotto lo scacco dei dipendenti del traporto pubblico Atac, delle linee periferiche del Tpl (ma solo per 4 ore dalle 8.30 alle 12.30) e dei dipendenti delle Ferrovie che aderiranno allo sciopero con i treni locali e nazionali.

Scioperi che si ripetono ormai ogni 7-10 giorni con situazioni contrattuali che non si sbloccano; stipendi che non arrivano alle aziende del Tpl, tanto da far pensare nei giorni scorsi di far rientrare il servizio in Atac. Una situazione incancrenita che vede ormai i cittadini  e i pendolari organizzarsi con i mezzi propri oppure evitando il “black friday” degli scioperi con permessi e giorni di ferie.

A sommarsi al disagio dello sciopero arriverà anche il maltempo: nel pomeriggio di ieri il Centro Funzionale Regionale ha fatto sapere che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse: da ieri sera “per le successive 24-36 ore, si prevedono sul Lazio: precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale, in particolare sui settori costieri. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensita’, frequente attivita’ elettrica e forte raffiche di vento”.

Il Centro Funzionale Regionale ha emesso pertanto un avviso di criticita’ in cui si prevedono questi livelli di allerta:  “codice giallo per rischio idrogeologico per temporali Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Roma, Aniene, Bacini Costieri Sud e Bacino del Liri”. Intanto i problemi con i trasporti rischiano di continuare quasi fino a Natale:  il 14 dicembre sarà l’ora di un nuovo stop ai bus e alle metro di Roma. I sindacati Faisa Confail, Orsa tpl, Sul Ct, Usb lavoro privato e Utl hanno infatti proclamato “un’azione di sciopero del trasporto pubblico locale nell’azienda Atac di 24 ore a garanzia delle fasce protette dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio”.
Francesco Unali

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