31mo Stormo: la sicurezza parte da Ciampino

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Nella notte di sabato una giovane donna in attesa di trapianto è stata trasferita d’urgenza, con un aereo da trasporto Falcon 900 Easy del 31° Stormo dell’Aeronautica militare dall’aeroporto militare pugliese di Gioia del Colle (BA) a quello di Rivolto (UD) in Friuli Venezia Giulia per consentirne il ricovero presso l’ospedale universitario Santa Maria della Misericordia di Udine.

LA SEDE A CIAMPINO

I mezzi aerei del 31mo Stormo hanno sede nell’aereoporto di Ciampino e dall’inizio dell’anno hanno già svolto più di 140 missioni per trasporti sanitari d’urgenza in favore della collettività, per un totale di almeno 350 interventi l’anno, quasi un volo al giorno. Sono la squadra silenziosa che provvede alle emergenze straordinarie del Paese e svolge servizi di supporto alla Protezione civile, per la tutela dell’ambiente e in aiuto alla popolazione: specialmente d’estate rappresentano un punto di riferimento nei trasporti di emergenza. Le professionalità che la compongono, circa 800 persone, lavorano ogni giorno nella parte militare, la più antica, del secondo aeroporto romano. Gli aeromobili del 31° Stormo di Ciampino sono utilizzati per il trasporto di Stato (hanno ospitato ministri e presidenti del Consiglio, e hanno riportato a casa militari come i Marò, prigionieri e persone in situazioni di rischio) e per missioni di pubblica utilità. Una specialità è proprio il trasporto sanitario d’urgenza per malati, traumatizzati gravi e per trasportare organi nel caso di trapianti e persone a rischio della vita. Anche per loro lo Stormo opera con una allerta attiva ventiquattr’ore su ventiquattro 365 giorni l’anno.
Il personale è formato da uomini e donne ed è composto da 3 aerei airbus 319 cj, cinque Falcon 900, due Falcon 50 e due elicotteri Agusta Westland modello 139.

9000 ORE DI VOLO

La loro attività consta ogni anno di circa 9000 ore di volo delle quali circa 1500/1700  riguardano il soccorso urgente alle persone: pericolo di vita, trapianti e trasporto di organi, per lo più. Ogni giorno due equipaggi sono sempre pronti a prendere il volo nell’arco delle ventiquattro ore: Dalla prima telefonata che segnala l’emergenza all’inizio dell’intervento passano al massimo due ore di tempo: si parte da una chiamate che arriva in origine alla Prefettura di zona (allertata dai comuni o dalle Forze dell’ordine). La Prefettura comunica quindi la necessità di un intervento alla sala Situazioni di Vertice dello Stato Maggiore Aeronautico che incarica con un’ultima comunicazione la sala operativa del 31 Stormo a Roma Ciampino.
A questo punto entra in azione il meccanismo che attiva l’equipaggio che è composto da 2 piloti, un assistente di volo e un tecnico di bordo, tutti addestrati non solo al volo militare ma soprattutto alla gestione di emergenze per persone con bisogni speciali come possono essere gli ammalati o i disabili. All’interno degli aerei apparecchiature per il trasporto delle persone, la conservazione degli organi, la rianimazione.

OPERAZIONI UMANITARIE

Il 31mo Stormo si è distinto  per importanti operazioni umanitarie: ad esempio negli anni ‘90 durante il periodo dell’evacuazione dei bambini ammalati di Tirana, in Albania, un aereo militare ha svolto una missione appositamente voluta per salvare la vita a molti bambini che furono caricati su un Dc9, condotti all’Ospedale Bambino Gesù di Roma e operati al cuore.
Dopo quella di ieri una delle ultime missioni svolte dal 31mo Stormo ha riguardato ancora una volta un bambino affetto da una grave patologia: è stato prelevato da un Falcon 50 partito dall’aeroporto di Cagliari alle 16.40 per atterrare a quello di Genova alle 17.40. Qui il piccolo era atteso da un’ambulanza per essere condotto presso l’ospedale pediatrico specializzato Gaslini di Genova, dove ha ricevuto le cure che non era possibile somministragli nelle strutture sanitarie dell’isola.

Francesco Unali

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